Commercio al dettaglio in chiaroscuro a novembre
Calo congiunturale dello 0,2%, ma andamento positivo su base annua. Trainano soprattutto commercio elettronico e grande distribuzione
di Redazione
A novembre 2019, l’Istat stima, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale dello 0,2% in valore e dello 0,3% in volume. La diminuzione riguarda i beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,4% in volume) mentre le vendite dei beni alimentari calano in volume (-0,2%) ma restano invariate in valore. Nel trimestre settembre-novembre 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,1% sia in valore sia in volume. Sono in calo le vendite dei beni non alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume) e le vendite in volume dei beni alimentari (-0,1%) mentre per quelle in valore non si registrano variazioni.
Su base tendenziale, aggiunge l’Istat, a novembre si registra una crescita complessiva dello 0,9% in valore e dello 0,7% in volume. Aumentano le vendite dei beni alimentari (+2,2% in valore e +1,4% in volume) mentre le vendite dei beni non alimentari sono stazionarie in valore e in lieve aumento in volume (+0,1%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,8%) e Mobili, articoli tessili, arredamento (+2,2%). Le flessioni più marcate si evidenziano, invece, per i Prodotti farmaceutici (-2,7%) e Foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (-1,2%).
Rispetto a novembre 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta del 3,3% per la grande distribuzione e diminuisce dell’1,4% per le imprese operanti su piccole superfici. In aumento il commercio elettronico (+4,1%).
«A novembre 2019 – è il commento dell’Istat – prosegue la dinamica tendenziale positiva per il commercio al dettaglio, con il sesto mese consecutivo di crescita. L’andamento positivo, peraltro, è limitato al commercio elettronico e alla grande distribuzione, settori per i quali si amplia la divergenza rispetto alla distribuzione tradizionale; quest’ultima, infatti, contrariamente agli altri canali distributivi, continua a mostrare flessioni. L’incremento delle vendite on-line, più modesto rispetto a quanto registrato lo scorso anno, risente probabilmente della stabilizzazione delle vendite legate al cosidetto Black Friday, ormai divenuto un appuntamento fisso per il mese di novembre».
(fonte: Istat)
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