Romano: “Non temo il voto su mozione di sfiducia”. Bersani: “Doveroso passo indietro”
“Non temo il voto, e non solo perché sono certo della tenuta della maggioranza: in Aula, quando avranno finito di ascoltarmi, tanti deputati dell’opposizione avranno una crisi di coscienza”. Non sembra avere alcun timore il ministro per le Politiche agricole, Francesco Saverio Romano, intervistato da Libero alla vigilia del voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal Pd dopo la richiesta di rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa. La mozione, ribadisce anzi il ministro, “è solo un atto strumentale per colpire il governo”. “Mi trovo alla vigilia di un’udienza preliminare che dovrà decidere, a fine ottobre, se prosciogliermi o rinviarmi a giudizio. E il pm, se sarà coerente con il lavoro di otto anni, dovrà chiedere il mio proscioglimento. Invece nell’ultima settimana ho letto che il Parlamento sta per pronunciarsi sul mio arresto, che io sono stato rinviato a giudizio o, peggio, condannato”.
Intanto però sull’argomento è intervenuto anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Sono stupito – ha detto Bersani – su come si possano sottovalutare palesi incompatibilià tra funzioni di governo e inchieste delicatissime. Un passo indietro sarebbe doveroso, se non lo si fa deve esserci un motivo”.