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A Pavia la pittura italiana dal Neoclassicismo al Simbolismo

di Stefano Di Rienzo

Attualmente a Pavia nella sede del Castello Visconteo (dall’11 febbraio al 9 aprile 2012) si sta tenendo una mostra dedicata alla pittura italiana dell’Ottocento. Dopo il successo ottenuto all’Ermitage che per il pubblico russo è stata una autentica scoperta e una straordinaria conferma delle relazioni culturali tra i due Paesi, ora sarà il pubblico italiano a farsi affascinare da questi autentici capolavori.
La mostra giunge direttamente dal Museo dell’Ermitage di S. Pietroburgo dove nel novembre scorso il pubblico russo ha potuto ammirare per la prima volta una rassegna ampia della pittura italiana del XIX sec. con un nucleo notevole di opere della Quadreria dell’Ottocento e della Collezione Morone dei musei civici di Pavia e prestiti importanti di altre istituzioni e collezioni italiane.
Un’iniziativa dedicata ai rapporti culturali tra Italia e Russia nell’ambito del protocollo siglato nel 2009 tra il Museo Statale Ermitage, il Comune di Pavia, i musei civici di Pavia e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia che ha portato in due anni la città lombarda a realizzare progetti condivisi come le mostre sulla pittura spagnola del Seicento dall’Ermitage e quella dedicata ai Leonardeschi.
L’esposizione rivaluta e valorizza la pittura italiana dell’Ottocento condotta in questi ultimi anni nelle sue diverse declinazioni tematiche e stilistiche e nelle sue differenti scuole regionali prendendo a testimonianza una selezione di circa 80 opere con la loro ricchezza e la varietà sia dei generi sia delle iconografie dell’arte figurativa italiana del XIX secolo.
L’esposizione prende in rassegna la pittura del primo Neoclassicismo passando per tutte le varie sfaccettature del Romanticismo storico e del Realismo fino ad arrivare al Simbolismo di fine secolo in cui viene raccontata la storia civile, la società, la cultura, le idee e i luoghi di una nazione che si è via via aggregata mantenendo peculiarità formali e contenutistiche.
La mostra curata da Susanna Zatti e Fernando Mazzocca promossa dal comune di Pavia, Musei Civici di Pavia, Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, Fondazione Banca di Lombardia, Museo Statale dell’Ermitage in collaborazione con la Fondazione Ermitage Italia, consente di illustrare gli stili di un secolo: il nitore neoclassico, il phatos romantico e la forza del colore dei macchiaioli a ciò si aggiungono le tematiche predilette dal collezionismo: dalle vedute e paesaggi che descrivono le meraviglie del Bel Paese, dalle scene di genere alle grandi rievocazioni allegoriche o di storia risorgimentale, dando modo di evidenziare le personalità straordinarie di alcuni protagonisti della pittura italiana degni di stare alla pari con i più celebrati rappresentanti europei: da Andrea Appiani a Francesco Hayez, da Piccio a Federico Faruffini, da Angelo Morbelli a Giovanni Fattori, da Giuseppe De Nittis a Giovanni Segantini, da Pellizza da Volpedo a Zandomeneghi. A Pavia giungeranno opere chiave del XIX sec. da Firenze, Torino, Milano, Genova, Bergamo, Brescia, che propongono un panorama rappresentativo e di grandissima qualità dell’arte nazionale (un esempio su tutti è il notevole ritratto della ballerina Carlotta Chabert dipinta nel 1830 da Francesco Hayez che la intitola “Venere che scherza con due colombe”).

 

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