Lavoro, le reazioni della politica. Fornero: “Speravo in un consenso generale”
La riforma del mercato del lavoro varata dal governo ha lasciato scontenti diversi esponenti politici. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha già chiesto modifiche soprattutto sulla possibilità di licenziamenti per motivi economici, particolarmente esposti (a suo dire) ad eventuali abusi (su cui il governo ha garantito tutele e controlli). Il leghista Roberto Maroni ha annunciato manifestazioni del Carroccio contro la riforma, possibilmente non negli stessi luoghi e negli stessi orari di quelle in programma della Cgil.
“C’è stato un dialogo a volte anche molto aspro – ha commentato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al Forum della Confcommercio a Cernobbio -, ma io ho creduto e sperato che potesse esserci un consenso generale perché secondo me questa riforma rappresenta un punto di equilibrio rispetto a molte tensioni, molti punti di vista diversi, prospettive e interessi”.
“Questa – ha poi aggiunto Fornero – è una scommessa sul mercato del lavoro per rendere l’economia italiana maggiormente attrattiva rispetto a disinvestimenti, ad aziende che magari chiudono qui per aprire in Serbia”.