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Istat, commercio estero extra Ue in aumento

“A ottobre, rispetto al mese precedente, si registra una crescita per entrambi i flussi commerciali: +0,7% per le esportazioni e +1,1% per le importazioni.
L’incremento congiunturale delle esportazioni riguarda energia (+6,2%) e beni strumentali (+3,4%), mentre beni di consumo e prodotti intermedi sono in diminuzione (rispettivamente -1,9% e -1,3%).
La crescita congiunturale delle importazioni interessa i principali raggruppamenti di beni, e in particolare quelli strumentali (+3,6%). I beni di consumo durevoli registrano una flessione (-2,9%).
Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale delle esportazioni è positiva (+0,7%) ed è trainata dai beni di consumo non durevoli (+3,0%) e dai prodotti intermedi (+2,6%). L’energia (-2,8%) e i beni strumentali (-1,6%) registrano invece una variazione congiunturale negativa.
Sempre nell’ultimo trimestre, si rileva anche per le importazioni una crescita congiunturale (+1,5%), sostenuta dall’energia (+5,8%) e, in misura minore, dai beni di consumo non durevoli (+1,5%). I beni strumentali (-8,1%) sono in forte flessione.
Su base annua le esportazioni presentano un notevole incremento (+17,2%), che coinvolge tutti i principali comparti. La più contenuta crescita delle importazioni (+2,3%) è dovuta soprattutto all’energia (+7,8%), mentre i beni di consumo durevoli (-6,4%) registrano una marcata flessione.
A ottobre 2012 la bilancia commerciale con i paesi extra Ue registra un avanzo di 1,5 miliardi di euro, in netto miglioramento rispetto a ottobre 2011 (-657 milioni). Nello stesso mese migliora anche l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, che passa da 4,4 a 6,7 miliardi.
Rispetto a ottobre 2011, i mercati più dinamici all’export sono: OPEC (+39,3%), Giappone (+31,6%), ASEAN (+30,3%), EDA (+23,1%), Russia (+22,0%) e Stati Uniti (+19,4%). In marcata flessione si confermano le vendite verso la Cina (-10,1%).
Gli acquisti di beni da OPEC (+19,4%), Turchia (+19,0%), Svizzera (+15,2%), Stati Uniti (+13,3%) e Russia (+4,8%) sono in espansione. I flussi di beni provenienti dai paesi MERCOSUR (-21,5%) registrano invece una netta diminuzione”, lo riporta un comunicato stampa dell’Istat.

 

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