Primarie Pd. Paolo Quinto: “Il mio impegno per il Paese” | T-Mag | il magazine di Tecnè

Primarie Pd. Paolo Quinto: “Il mio impegno per il Paese”

Europa, lavoro, ricerca, scuola, donne. Sono questi i principali punti programmatici di Paolo Quinto, candidato alle primarie del Pd per il Parlamento che si terranno il 29 e 30 dicembre. “Abbiamo sostenuto e ringraziamo il presidente Monti – ricorda Quinto ai microfoni di T-MagTV –, ma l’agenda Monti è l’agenda di un governo tecnico che pure ha lavorato bene in un momento drammatico del nostro Paese. Se il Pd fosse stato un partito cinico avrebbe potuto chiedere le elezioni e vincerle. Invece siamo un partito responsabile e abbiamo accettato i sacrifici richiesti. Ma ora tocca all’agenda Bersani che coniuga tecnicismi e welfare”.
“Dobbiamo avere più Europa in Italia”, è una delle proposte di Paolo Quinto. “Più Europa – spiega il candidato del Pd a Roma – significa più regole e più finanziamenti”. Un tema, quest’ultimo, particolarmente importante poiché il nostro Paese usufruisce poco (e male) dei fondi strutturali dell’Ue. Altro aspetto dirimente del programma di Paolo Quinto è la riqualificazione urbana, al fine di rilanciare quella che è “l’immensa ricchezza urbanistica di Roma”.
Capitolo lavoro, altro tassello fondamentale. “La precarietà – osserva Quinto – è stata spesso, purtroppo, legata al concetto di flessibilità e la riforma Fornero è precarietà. Noi dobbiamo dare certezza ai giovani e inserirli in una struttura di welfare che, una volta trovato un lavoro, garantisca loro un futuro”.
“In Italia – prosegue nella sua analisi il candidato alle primarie del Pd – si taglia la ricerca a differenza del resto d’Europa. In Italia, infatti, si investe soltanto l’1% del Pil contro la media europea del 3,6”.
“La scuola italiana, dopo il disastro dell’ex ministro Gelmini, vive una situazione drammatica. Non è accettabile che gli edifici siano fatiscenti e che in inverno i bambini soffrano il freddo. Non è accettabile, inoltre, il degrado delle mense scolastiche”.
Un ulteriore ritardo che caratterizza il ritardo del Paese è certificato dallo scarso contributo delle donne nel mercato del lavoro. “A causa delle poche tutele e della precarietà – è il punto di vista di Paolo Quinto – noi stiamo perdendo le migliori risorse del Paese. È stato calcolato che reintrodurre nel mercato del lavoro le donne consentirebbe all’Italia di salire di un punto per cento di Pil. Si tratta di una questione così importante che non possiamo affrontarla se non come uno dei primi punti programmatici del mio impegno e del Partito democratico nella prossima legislatura. Su questo aspetto – conclude Paolo Quinto – mi impegnerò personalmente perché è ciò che considero una delle grandi risorse del Paese: le donne”.

 

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