Siria, Assad: “Pena di morte per chi uccide un ostaggio”
Il presidente siriano Bashar al Assad ha stabilito per decreto un inasprimento delle pene per i reati legati al sequestro di persona. A riferirlo sono stati alcuni media vicini al regime di Damasco. La decisione è stata presa all’indomani del rapimento di nove alawiti che dal Libano stavano rientrando in Siria attraverso il valico di frontiera di Wali Khaled. Secondo il decreto promosso dal presidente siriano, chi verrà giudicato responsabile di aver rapito ed infierito sull’ostaggio, uccidendolo, stuprandolo o provocandogli invalidità permanenti, verrà condannato a morte. Mentre verrà condannato all’ergastolo e i lavori forzati, chi verrà giudicato colpevole del reato di sequestro di persona.