La situazione in Grecia | T-Mag | il magazine di Tecnè

La situazione in Grecia

di Fabio Germani

grecia_crisiPassata in secondo piano nelle pagine dei principali quotidiani, la situazione greca desta tuttavia ancora preoccupazione. Tanto per la tenuta socioeconomica che sociopolitica del Paese. Nel primo caso la crisi è ancora lì, numeri alla mano. A maggio, stando ai dati Eurostat di fine agosto, il tasso di disoccupazione si è attestato al 27,6% quando nello stesso mese del 2012 si registrava un livello, comunque altissimo, pari al 23,8%. Dopo un iniziale taglio di 15 mila posti di lavoro nel settore pubblico per la ristrutturazione del debito, così come concordato con la Troika (Bce, Fmi, Ue), si sta provvedendo al licenziamento di ulteriori 25 mila lavoratori (mentre la platea destinata a drastiche modifiche in questo senso è molto più vasta) per fare fede ai precedenti piani di salvataggio. Ciò sta provocando un’ondata di scioperi, l’ultimo programmato di 48 ore, con ripercussioni sociali non indifferenti.
Altre questioni hanno reso la Grecia un posto vulnerabile, per cui i cittadini temono per il benessere della democrazia. In estate aveva chiuso la tv pubblica (con relativa perdita di circa 2.700 posti di lavoro) per poi “riaprire” in una veste temporanea in attesa di costituire la nuova emittente di Stato. Sul fronte politico, diversi sconquassi li ha portati il partito di estrema destra Alba Dorata, entrato per la prima volta in Parlamento dopo la recente tornata elettorale. Nelle ultime settimane, però, esponenti del partito si sono resi protagonisti di atti di violenza. Il più eclatante la morte del famoso rapper Killah P, vicino agli ambienti di sinistra. La sua morte si è di fatto trasformata in un simbolo e tante sono state le manifestazioni di protesta per stigmatizzare l’operato di Alba Dorata (che a suo dire non è coinvolta nell’omicidio del cantante). I pretesti per creare caos di certo non mancano. Ad esempio, la mattina presto del 26 settembre, un ordigno ad alto potenziale è esploso nella sede degli uffici del fisco (Doy) di Kifisias, un quartiere residenziale a nord di Atene.
Le preoccupazioni dei cittadini, ad ogni modo, comprendono gli eccessivi tagli (per quanto alcuni di essi necessari, giustificati dal governo di coalizione guidato dal conservatore Antonis Samaras con la messa in sicurezza dei conti pubblici). Una condizione che, lamentano, a leggere le statistiche non fa prevedere nulla di buono data la recessione al momento senza freni (causa di indicatori economici – entrate tributarie, produzione e Pil – perennemente con segno negativo).

segui @fabiogermani

 

Scrivi una replica

News

Netanyahu ci ripensa, attesa delegazione Israele negli Usa

Un cambio di rotta rispetto alla decisione presa subito dopo l’approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. Il premier israeliano, Benyamin…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Oleg Ivashchenko nominato nuovo capo dei servizi segreti esteri

«Ho nominato il generale Oleg Ivashchenko nuovo capo dei servizi segreti esteri dell’Ucraina». Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È un professionista – ha…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Gaza, Onu: «Fame potrebbe equivalere a crimine di guerra»

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha dalla sua una responsabilità significativa…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «La pace si costruisce con la deterrenza»

«La pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio». Così il presidente del Consiglio,…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia