Draghi: “A casa i governi che non agiscono contro la disoccupazione”
“Le riforme sul mercato del lavoro devono rendere più facile per le aziende assumere giovani, non licenziarli, o almeno non licenziarli così facilmente. La riforma italiana non si tradurrà in massicci licenziamenti perché dopo anni di recessione e la disoccupazione elevata, le aziende hanno già agito. L’attuale situazione di disoccupazione giovanile è legata alle riforme degli anni 2002, con l’introduzione di nuovi contratti molto flessibili, destinati soprattutto ai giovani. Contratti che hanno depresso la domanda. Con la crisi queste posizioni sono state eliminate. Da qui la necessità, per le riforme del mercato del lavoro, di rendere più facile per le aziende assumere i giovani. Gli elettori devono mandare a casa i governi che non agiscono sulla disoccupazione”, così il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.