Disoccupazione giù, ma calano occupati
Tasso di disoccupazione ancora in calo, ma a diminuire sono anche gli occupati e in più aumentano gli inattivi. Sono dati in chiaroscuoro gli ultimi dell’Istat sul mercato del lavoro e per quanto provvisori non sembrano, ora, suggerire una ripresa reale dell’occupazione, frenando perciò gli entusiasmi dei mesi precedenti.
Spiega l’istat che “dopo la crescita registrata negli ultimi tre mesi (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto), a settembre 2015 la stima degli occupati diminuisce dello 0,2% (-36 mila). Il calo riguarda sia i dipendenti (-26 mila) sia gli indipendenti (-10 mila). Il tasso di occupazione diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,5%. Su base annua l’occupazione cresce dello 0,9% (+192 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,6 punti”.
“La stima dei disoccupati a settembre – prosegue la nota dell’Istituto nazionale di statistica – diminuisce dell’1,1% (-35 mila). Il tasso di disoccupazione, pari all’11,8%, cala di 0,1 punti percentuali, proseguendo il calo di luglio (-0,5 punti) e agosto (-0,1 punti). Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce dell’8,1% (-264 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 1,0 punti”.
“Dopo la crescita di luglio (+0,6%) e il calo di agosto (-0,6%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta nell’ultimo mese dello 0,4% (+53 mila persone inattive). Il tasso di inattività, è pari al 35,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali. Su base annua l’inattività è in calo dello 0,3% (-39 mila persone inattive) e il tasso di inattività rimane invariato”.
“Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo luglio-settembre 2015 il tasso di occupazione cresce (+0,2 punti percentuali), mentre calano il tasso di disoccupazione (-0,2 punti) e il tasso di inattività (-0,1 punti)”.
Per quanto riguarda le differenze di genere, l’Istat precisa che “a settembre 2015 la stima degli occupati diminuisce rispetto ad agosto per effetto sia della componente maschile (-0,2%) sia di quella femminile (-0,1%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 65,7%, e quello femminile, pari al 47,5%, diminuiscono entrambi di 0,1 punti percentuali. Il calo della disoccupazione nell’ultimo mese è determinato prevalentemente dalle donne (-2,3%). Il tasso di disoccupazione maschile resta stabile all’11,3%, mentre quello femminile, pari al 12,5%, cala di 0,2 punti percentuali”.
Disoccupazione giovanile. Su base mensile, avverte l’Istat, il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,2%, diminuisce di 0,2 punti percentuali. “La stima del numero di giovani disoccupati diminuisce rispetto al mese precedente (-2,2%, pari a -14 mila). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,4% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza diminuisce nell’ultimo mese di 0,2 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) è pari al 40,5%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al mese
precedente”. Dal calcolo del tasso di disoccupazione, è bene sottolineare, sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. “La stima del numero di giovani inattivi è in aumento dello 0,5% nel confronto mensile (+22 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni aumenta di 0,4 punti percentuali, arrivando al 74,4%”.
(fonte: Istat)