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Esportazioni di nuovo in calo a luglio

Continuano ad arrivare segnali negativi da uno degli indicatori principali dell’economia italiana. Le vendite verso l’estero, infatti, sono scese sia a livello tendenziale che congiunturale

esportazioniMentre a luglio le importazioni hanno registrato un lieve aumento rispetto al mese precedente, le vendite verso l’estero hanno segnato un nuovo calo, riflettendo il calo che ha interessato le vendite verso i Paesi dell’Unione europea.
Sono ormai tre mesi consecutivi che le esportazioni scendono, facendo venir meno uno dei motori principali motori dell’economia italiana: a maggio l’Istat rilevò un -0,2% sul mese precedente (quando si registrò un +2,8% in seguito al -1,3% di marzo), a giugno un -0,4%, mentre per luglio le ultime rilevazioni indicano un -0,6%.
In particolare, quest’ultimo calo congiunturale è il risultato della contrazione pari al -1,1% che ha interessato le vendite verso i Paesi interni all’Unione europea, bilanciato solo in parte dall’esigua crescita, pari al +0,2%, delle esportazioni verso l’area extra-Ue. Per quanto riguarda invece i prodotti, a spingere giù le esportazioni sono state soprattutto le vendite di prodotti energetici, in calo del 13,1%, mentre contrazioni inferiori hanno riguardato le vendite di beni di consumo, -0,4%, quelle di beni strumentali -0,7%. Sale l’export di beni intermedi, +0,5%.
Segnali negativi giungono anche dal confronto tendenziale: rispetto allo stesso mese dello scorso anno le esportazioni registrate a luglio hanno riportato una contrazione di ben 7,3 punti percentuali, riportando un forti cali sia per le vendite verso i Paesi al di fuori dell’Unione europea, -8,8%, sia per quelle intra muros, -6,1%. Osservando la dinamica dellì’export verso i principali partner si può notare una forte diminuzione delle vendite verso il Belgio, -26,4%, verso l’area MERCOSUR, -22,2%, e verso i Paesi Opec, -17,5%. Segnali positivi, invece, emergono per l’export verso la Cona e il Giappone, con aumenti rispettivamente del 4,7% e del 4%.

 

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