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L’avanzamento delle Smart City in Italia

Secondo l’Anci in Italia sono stati investiti fino ad oggi 3,7 miliardi di euro nei progetti Smart City
di Matteo Buttaroni

In base all’ICity Rate 2016, studio condotto da FPA e presentato a Bologna in occasione del forum ICity Lab, è Milano la città più smart d’Italia. Ma cosa significa? Sostanzialmente una città è smart nel momento in cui sfrutta le nuove tecnologie per avvicinarsi maggiormente alle esigenze dei cittadini. In pratica è una versione estesa della smart-home: basandosi sulla tecnologia dell’IOT (Internet of Things o, in italiano, internet delle cose), gli oggetti sono connessi tra loro al fine di garantire servizi più efficientemente gestibili, sia in termini ambientali che di “praticità”. Alla base di tutto, come accade la maggior parte delle volte, ci sono gli investimenti effettuati nel campo delle infrastrutture che garantiscono servizi a cittadini e imprese, come ad esempio la mobilità urbana.

smartcity By RegiarsOwn work, CC BY-SA 3.0, Link

IL PROGETTO ITALIAN SMART CITIES
Secondo le rilevazioni effettuate dall’Anci attraverso il progetto Italian Smart Cities sono 1.311 i progetti avviati nel nostro Paese, per un totale di 158 comuni convolti e quasi 15,5 milioni di cittadini beneficiari. Gli investimenti, secondo gli ultimi aggiornamenti sono pari a 3,713 miliardi di euro.

PLANNING
Analizzando la suddivisione degli investimenti totali nei diversi ambiti (Planning, Environment, Economy, People, Living, Mobility, Energy, Government), risulta che la cifra più consistente è stata destinata alla pianificazione e alla governance della Smart City stessa (Planning), con 103 progetti avviati, 45 comuni coinvolti e investimenti pari a oltre un miliardo di euro.

MOBILITY
A seguire, con oltre 810 milioni di euro di investimenti totali, troviamo la mobilità. Sono 80 i comuni coinvolti in questo ambito, mentre i progetti avviati si attestano a 244. Come spiega l’Anci sul portale i progetti si dividono in due direzioni: la city logistic (sostanzialmente si concentra su come migliorare la logistica della mobilità dell’ultimo miglio) e la mobilità specifica delle persone (sviluppando “nuovi sistemi di mobilità ecologici e sostenibili come la mobilità pedonale, la mobilità ciclabile, quella condivisa e aggiornando e migliorando il trasporto pubblico locale).

ENERGY
Notevole anche la fetta di investimenti legata all’efficienza energetica in senso stretto. Con 55 comuni coinvolti, 139 progetti e 642,5 milioni di euro di investimenti, è l’ambito che racchiude tutte le iniziative che mirano alla ricerca, allo sviluppo e, infine, allo sfruttamento di fonti di energia rinnovabili. In particolare, tra le varie cose, gli investimenti che hanno interessato i 55 comuni coinvolti sono stati indirizzati allo sviluppo di smart grid: una rete di distribuzione elettrica intelligente, che consente, attraverso una rete di informazione, di gestire la rete elettrica in maniera più “razionale”, bilanciando in maniera ottimale la domanda e l’offerta.

ECONOMY
Le cifre: 386 milioni di euro sono stati invece investiti nei 114 progetti avviati per garantire, attraverso la pubblica amministrazione, un sostegno maggiore allo sviluppo delle imprese. In questo caso i comuni coinvolti, anche attraverso il semplice miglioramento delle infrastrutture ICT necessarie allo scopo, sono 53.

LIVING
C’è poi l’ambito legato, in senso stretto, alla vivibilità urbana. Per il miglioramento del welfare e di tutti quei servizi – come la sanità, i servizi legati al turismo, alla cultura e al tempo libero – legati alla qualità di vita nel centro urbano, nei 76 comuni coinvolti, sono stati avviati 169 progetti per un totale di 283.099.247 euro investiti.

PEOPLE
A pari passo con le iniziative legate all’ambito “living” troviamo poi gli investimenti riguardanti l’ambito “people”, in cui rientrano tutti i progetti (182) indirizzati alla riduzione del digital divide e dell’analfabetizzazione e al potenziamento dell’inclusione sociale, dell’istruzione, della sensibilizzazione e dell’informazione. In questo caso i comuni coinvolti sono 58 e gli investimenti superano i 170 milioni di euro.

ENVIRONMENT
Veniamo ora ad uno dei temi più importanti: la difesa dell’ambiente. Al “monitoraggio, gestione e tutela del territorio; clima; gestione del ciclo dei rifiuti urbani, gestione idrica e controllo dell’inquinamento” sono stati destinati quasi 290 milioni di investimenti. In progetti avviati negli 83 comuni coinvolti fino ad oggi, sono 192 e hanno la finalità principale di ridurre gli sprechi e limitare l’impatto ambientale dei centri urbani stessi.

GOVERNMENT
Infine troviamo l’ambito che racchiude tutte le iniziative finalizzate all’innovazione dei processi gestionali interni alla Pubblica amministrazione e della fornitura di servizi al cittadino (attraverso, quindi il potenziamento dell’eGovernment). In questi progetti – 169 fino ad oggi e 54 i comuni coinvolti – sono stati investiti oltre 113 milioni di euro.

LA CLASSIFICA ITALIANA
Vediamo quindi come se la cavano i comuni italiani. Stando appunto all’ICity Rate 2016 è Milano la città più smart d’Italia, mentre seconda e terza si classificano Bologna e Venezia. In ordine troviamo poi Firenze, Padova, Torino, Parma, Trento, Modena e Ravenna, mentre la Capitale si piazza solo 21esima. Anche in questo caso si nota un certo distacco territoriale. Nella “top ten” non rientra, infatti, nessuna città del Sud o delle Isole. Nonostante ciò, rispetto alle analisi precedenti, si nota una riduzione della distanze con le altre aree geografiche del Paese. Siracusa, per esempio, ha guadagnato ben 16 posizioni rispetto al 2015, mentre Matera ne guadagna dodici, Pescara cinque, Bari quattro, Lecce cinque e Cagliari sei.

 

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