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Nota di aggiornamento al DEF, le misure previste dal governo

Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità - dopo una riunione durate diverse ore - la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. La parola passa alla Commissione europea che il 16 ottobre valuterà il testo
di Redazione

Niente scatto dell’IVA, reddito di cittadinanza, pensionamento anticipato, flat tax, taglio dell’Ires, un fondo per il risarcimento per i truffati dalle banche, la cosiddetta “pace fiscale” e superato lo stallo sul rapporto deficit/Pil, che sarà al 2,4% per tre anni. Insomma, alla fine l’esecutivo gialloblu ha inserito tutti gli ingredienti anticipati durante la campagna elettorale nel calderone della nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. Ingredienti costosi per un Paese con un debito pubblico già elevatissimo, ma il vicepremier Di Maio ne è convinto: «I soldi, al contrario di quello che ci hanno fatto credere in passato, ci sono». Intanto lo spread, che il governo assicura di non temere, è salito notevolmente questa mattina, registrano un aumento di 30 punti base rispetto alla chiusura di giovedì. Reazione negativa anche da Piazza Affari. La parola passa ora alla Commissione europea, che il 16 ottobre valuterà il testo.

LE PAROLE DI LUIGI DI MAIO, DI MATTEO SALVINI E DI GIUSEPPE CONTE

«Ragazzi! Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia!».

Inizia così il messaggio pubblicato su Facebook in cui il vicepremier Luigi Di Maio anticipa un po’ dei punti previsti dalla Nota di Aggiornamento al DEF. Nel resto del testo si legge:

«Abbiamo portato a casa la Manovra del Popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al Reddito di Cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l’impiego. Restituiamo finalmente un futuro a 6 milioni e mezzo di persone che fino ad oggi hanno vissuto in condizione di povertà e che fino ad oggi sono stati sempre completamente ignorati. Nella Manovra del Popolo abbiamo inserito anche la pensione di cittadinanza che restituisce dignità ai pensionati perché alza la minima a 780 euro. E con il superamento della Fornero, chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un’opportunità.
I truffati delle banche saranno finalmente risarciti! Abbiamo istituito un Fondo ad hoc di 1,5 miliardi. Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono».

Parole simili le ha poi pronunciate in alcuni video pubblicati sempre sulla pagina del suo profilo ufficiale, in cui è ritratto affacciato al balcone di Palazzo Chigi ad annunciare il tutto ad un gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle che, bandiere in mano, aspettavano notizie nella piazza antistante l’edificio.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini sui social ha invece commentato così l’esito del Consiglio dei ministri:

«LA RIVOLUZIONE DEL BUONSENSO. Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, famiglie, strade e Comuni, più soldi per i disabili, migliaia di assunzioni per le Forze dell’Ordine. Sono felice! Grazie del sostegno, #dalleparoleaifatti».

Decisamente più “istituzionale” il presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

«Si è appena concluso il Consiglio dei Ministri. Vi garantisco che abbiamo lavorato con serietà e impegno per realizzare una manovra economica meditata, ragionevole e coraggiosa. È un intervento che migliorerà le condizioni di vita dei cittadini e assicurerà al nostro Paese una più robusta crescita economica e un più significativo sviluppo sociale. Abbiamo deliberato di realizzare tutte le riforme già annunciate, mantenendo fede agli impegni presi in tema di giustizia sociale. Introdurremo il reddito di cittadinanza, una seria riforma fiscale e supereremo la legge Fornero. Abbiamo programmato il più consistente piano di investimenti pubblici che sia mai stato realizzato in Italia. Il governo del cambiamento sta imprimendo una nuova direzione di marcia all’intero Paese. Stiamo facendo del bene all’Italia e agli italiani».

COSA PREVEDE LA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF
Tra i punti principali diffusi a margine del Consiglio dei ministri compaiono l’introduzione della pensione di cittadinanza (definito come un primo passo verso il reddito di cittadinanza: 10 miliardi per 6,5 milioni di persone che ora sono sotto la soglia di povertà) e il rafforzamento dei centri per l’impiego; l’introduzione della flat tax con un prelievo fisso del 15% per le piccole imprese; il superamento della legge Fornero, dando la possibilità – attraverso il meccanismo della quota 100 – di andare in pensione anticipatamente consentendo di «liberare posti di lavoro per giovani»; la cancellazione degli aumenti dell’IVA previsti per il 2019 e l’applicazione della “pace fiscale”, con la chiusura delle cartelle Equitalia con una soglia fino a 100 mila euro. Previsto anche un un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova; politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni; il rilancio degli investimenti pubblici attraverso un incremento, pari a 15 miliardi di euro, delle risorse finanziarie. Altro tema caro all’esecutivo e previsto nella Nota di Aggiornamento al DEF p lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie, attraverso un fondo da 1,5 miliardi di euro.

 

2 Commenti per “Nota di aggiornamento al DEF, le misure previste dal governo”

  1. […] l’accordo sull’innalzamento del rapporto deficit/Pil al 2,4% per tre anni, il governo ha aggiornato il DEF (il Documento di economia e finanza, altrimenti scritto dal precedente governo Gentiloni) al cui […]

  2. […] Nota di aggiornamento al DEF, le misure previste dal governo  T-mag […]

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