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Consumi in affanno, ma non il commercio elettronico

In un contesto di diminuzione generale per le vendite al dettaglio, gli acquisti online sono l’unica voce davvero in crescita

di Redazione

I consumi non sono andati granché nel 2018. Proprio allo scadere d’anno, abbiamo visto recentemente con le ultime diffusioni dell’Istat, si è registrata, sia per il valore che per il volume, una diminuzione dello 0,7% rispetto al mese precedente delle vendite al dettaglio. Variazione negativa che su base annua diventa dello 0,6% in valore e dello 0,5% in volume. Nella media dell’anno, il valore delle vendite è cresciuto di appena lo 0,2%. Un andamento che se escludiamo la grande distribuzione (di poco, comunque), ha visto in difficoltà soprattutto le piccole superfici. Eppure c’è un segmento che mostra trend al rialzo interessanti e tutt’altro che trascurabili: il commercio elettronico.

Il settore dell’e-commerce, rileva l’Istat, ha evidenziato un aumento del 12,1%. Un dato che stupisce? No, in verità. O almeno non più, ormai. Secondo il Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes, infatti, oltre la metà degli italiani acquista prodotti on line (52,9%). Nello specifico, il 24,8% lo fa «qualche volta», quasi uno su quattro «spesso» (18%), uno su dieci «abitualmente» (10,1%). C’è tuttavia un 31,4% che non acquista mai online e un 15,7% che lo fa «raramente». Gli uomini hano una propensione all’acquisto online maggiore rispetto alle donne (57,1% contro il 48,6%). Al primo posto l’acquisto di biglietti ferroviari e aerei (75,4%), seguiti dai capi di abbigliamento (63,4%), dalle apparecchiature tecnologiche (61,6%) e da viaggi e vacanze (53,7%).

La metà del campione rinuncia al commercio elettronico, prosegue l’Eurispes nell’indagine, semplicemente perché non ha dimestichezza con la tecnologia (47%). L’altra metà si divide tra chi preferisce valutare il prodotto dal vivo (18,3%), chi non si fida a inserire i riferimenti della carta di credito on ine (13,5%), chi teme che il prodotto arrivi danneggiato (6,7%). In particolare, le donne più degli uomini sentono l’esigenza di valutare il prodotto dal vivo (23,9% contro 11%). Quasi tre su dieci sono attratti dai prezzi vantaggiosi (27,1%), un quinto apprezza la vastità della scelta (20,4%), il 13,8% sceglie questa modalità per la rapidità e la praticità, il 38,7% «per tutti questi motivi insieme».

 

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