L’auto non è più una priorità per i giovani | T-Mag | il magazine di Tecnè

L’auto non è più una priorità per i giovani

Car sharing, ma non solo: come cambia il mercato a causa delle nuove abitudini di consumo

di Redazione

Il mercato dell’auto ha chiuso il 2018 in negativo, stando ai dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma secondo le stime, il 2019 non sarà migliore, infatti già dai resoconti del solo gennaio, le vendite in Italia sono diminuite del 7,6% e ci si aspettano risultati difficili anche a causa dell’ecotassa introdotta dalla legge di Bilancio e operativa dal 1° marzo 2019. I risultati altalenanti degli ultimi anni – il 2017 era terminato in positivo rispetto all’anno precedente – trovano spiegazione in una molteplicità eterogenea di fattori: l’economia generale del paese, il prezzo della benzina, la natura durevole del bene, o ancora il diffondersi di soluzioni di mobilità alternative all’auto di proprietà, che quindi rientrano nel più ampio paradigma della condivisione e della scelta ecologica.

Al riguardo sono stati condotti diversi studi, tra cui la ricerca presentata dall’Isfort a novembre che ha messo in evidenza come già nel 2017 la percentuale degli spostamenti che gli italiani hanno fatto in auto sia diminuita di 7 punti rispetto l’anno precedente e che anche il tasso di mobilità sostenibile, cioè la percentuale di spostamenti compiuti a piedi o con bici e mezzi pubblici sul totale dei viaggi, è cresciuta dal 27,6% al 37,9% dal 2015 al 2017. Secondo l’Osservatorio Nazionale della Sharing mobility quasi un italiano su tre può usufruire di almeno un servizio di mobilità condivisa e almeno due cittadini su tre conoscono bene il car sharing, mentre il 54,5% dichiara di essere disposto ad utilizzarlo principalmente in alternativa agli spostamenti con l’auto di proprietà. Dalle ricerche emerge che sono in particolar modo i giovani quelli meno orientati all’auto di proprietà in favore dell’usufrutto ed è anche per questo motivo che si spiega il calo delle immatricolazioni di vetture a nome di giovani tra i 18 e i 29 anni del 50% tra il 2008 e il 2017.

Tesi quella dei giovani confermata anche dalla ricerca di Bain & Company “Millennials e Auto”, secondo cui il clima di incertezza economica, ma soprattutto il diverso rapporto con l’auto, hanno portato a far considerare ai millennials il mezzo di trasporto di proprietà non più come una priorità. Soprattutto nei grandi centri l’auto non denota più uno status symbol, acquistare la prima macchina non rappresenta più una tappa della vita come poteva essere in passato, proprio perché i millennials appaiono emotivamente svincolati dalla macchina che comunque scelgono per pura praticità, perché è ancora considerata essenziale e simbolo di libertà.

 

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