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Verso le elezioni regionali in Emilia Romagna

Bonaccini (centrosinistra) avanti di appena un punto su Borgonzoni (centrodestra), staccato Bernini (M5s). Il sondaggio Tecnè-Agenzia Dire

di Redazione

Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra in Emilia Romagna e attuale presidente di Regione (si vota il 26 gennaio), risulta essere leggermente avanti sia nelle intenzioni di voto sia nei giudizi rispetto alla candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni. È quanto emerge da un sondaggio Tecnè per l’Agenzia Dire. Se si votasse oggi, infatti, il 44% si esprimerebbe a favore di Bonaccini, con Borgonzoni ad un passo, al 43%, mentre più staccato è Simone Bernini, candidato del M5s, fermo al 7,5% (astensione/incerti: 41,5%). Tuttavia potrebbero incidere le intenzioni di voto alle liste collegate ai candidati presidenti, con il centrodestra stimato al 44% e il centrosinistra al 42,5% (astensione/incerti: 42,5%).

SONDAGGIO EMILIA ROMAGNA

Risulta più positivo, si diceva già all’inizio, il giudizio nei confronti dell’attuale presidente di Regione (39%) rispetto a Borgonzoni (31%). Anche in questo caso, Bernini è distanziato, ottenendo un giudizio positivo dall’8% degli intervistati. Marta Collet di Potere al Popolo si attesta al 3%.

La presenza dei leader nazionali a sostegno dei candidati presidente rappresenta un vantaggio soprattutto per Borgonzoni: si esprime in questi termini l’88% tra i suoi elettori (il 54% nel complesso) contro il 60% tra gli elettori di Bonaccini (il 31% nel complesso).

Quali temi potrebbero far cambiare la scelta del candidato presidente? Da Bonaccini a Borgonzoni se quest’ultima fosse più convincente su lavoro (35%), tasse (27%) e sviluppo economico (18%; altri temi 4%, mentre il 16% degli intervistati risponde in nessun caso). Il percorso inverso potrebbe avvenire se Bonaccini fosse invece più convincente su tasse (35%), lavoro (23%), sicurezza (22%; altri temi 7%, in nessun caso il 13%). Soprattutto sviluppo economico e sicurezza, dunque, potrebbero essere i temi in grado di cambiare le carte in tavola.

Tecnè ha poi sondato gli umori dei cittadini dell’Emilia Romagna sulla qualità della vita. Il 72% ha un giudizio positivo, con un 15% che si dice molto soddisfatto e il 57% abbastanza soddisfatto. Rispetto ad un anno fa, la qualità della vita è rimasta invariata per il 64%, mentre è migliorata molto per il 4% e abbastanza per il 5%. La situazione economica della propria famiglia risulta invariata per il 70%, molto o abbastanza migliorata per l’8%. Tra le priorità da risolvere viene indicata al primo posto la mancanza e la precarietà del lavoro (37%), le tasse troppo elevate (22%), gli stipendi /pensioni troppo basse (13%), la crisi economica (9%), l’inefficienza della politica (4%), la sicurezza personale (3%), inefficienza della Pubblica amministrazione (3%), immigrazione (2%), inefficienza del sistema sanitario (2%).

NOTA METODOLOGICA
Campione di 1.000 casi, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in emilia romagna, articolato per sesso, età, provincia Estensione territoriale: intero territorio regionale
Interviste effettuate il 30-31 dicembre 2019 con metodo Cati – Cawi
Totale contatti: 4.819 (100%) rispondenti: 1.000 (20,8%) rifiuti/sostituzioni: 3.819 (79,2%)
Margine di errore +-3,1%
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè srl
Committente: Agenzia Dire
Il documento completo sul sito: sondaggipoliticoelettorali.it

 

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