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Il coronavirus monopolizza l’informazione

Le misure adottate dal governo che impongono a tutti gli italiani di rimanere a casa hanno effetti anche sulla crescita degli spettatori tv, secondo l’Osservatorio Eurispes

di Redazione

L’Osservatorio Tg Eurispes ha analizzato i tg del prime time dal 9 al 13 marzo, durante la settimana in cui il governo ha dichiarato tutta Italia zona rossa e ha quindi imposto di rimanere nelle proprie abitazioni. Le misure hanno inevitabilmente fatto aumentare il numero degli spettatori tv: per i soli telegiornali del prime time si è registrato un incremento del 36,7% , corrispondenti a 6 milioni e 500 mila telespettatori, rispetto al mese scorso, con il pubblico che passa da una media quotidiana di 18 milioni ai 24 milioni e 500 mila della settimana analizzata. Secondo i conteggi Auditel giovedì 12, primo giorno di quarantena per tutto il paese, si è registrato il picco, con 24 milioni e 795 mila spettatori. A segnare un maggiore incremento sono Tg2 con +45,6%, Studio Aperto +43%) e Tg3 +32,9%.

Secondo il report Osservatorio Eurispes-Coris, il coronavirus monopolizza l’informazione del prime time e i tg analizzati forniscono un’immagine comune quella di una sfida dell’epidemia e il linguaggio utilizzato “sprona i teleutenti ad accettare la sfida che impegna tutti i cittadini”. L’informazione risulta essere rigorosa e lucida: accanto al numero crescente delle vittime si associa quello dei guariti e la situazione lombarda viene raccontata sottolineando l’impegno delle istituzioni. Infatti, nei tg prime time non emergono critiche nei confronti del governo e delle misure adottate, anche se vengono presentate le istanze di coloro che non si sentono sufficientemente tutelati. In generale quindi durante la settimana è stato dato maggiore spazio alle iniziative di risposta della società civile, agli esempi virtuosi degli operatori sanitari e ai pareri degli esperti.

A risentire invece è stata la cronaca politica che in questo scenario ha beneficiato di minore visibilità: più che ai leader di maggioranza e opposizione, si dà risalto agli interventi dei ministri.

Gli unici interventi critici sono contro l’Europa per le poche azioni intraprese e arrivano trasversalmente: le polemiche maggiori arrivano dai tg Mediaset, e in particolare dal Tg4, toni più moderati sono invece quelli dei tg Rai e tg La7. Critiche più incisive sia da maggioranza che opposizione, riportate da tutte le reti sia arrivano invece giovedì contro la Bce, dopo che le dichiarazioni della presidente Lagarde.

Il precedente report dell’Osservatorio Eurispes mette in luce che l’emergenza coronavirus ha saturato l’informazione anche della settimana 22-28 febbraio: la prima settimana del contagio in Italia ha contato 150 titoli e l’apertura su tutte le testate. Emerge una linea comune di tutti i tg a “mantenere la calma”.

Le differenze tra le reti e le testate si evidenziano nel commento alla gestione dell’emergenza: per i tg Rai l’obiettivo è rassicurare i mercati e tranquillizzare i partner europei,  mentre sulle testate Mediaset emergono le fratture tra le indicazioni dell’esecutivo e la condotta delle Regioni.

 

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