La situazione dei posti letto negli ospedali
Un’emergenza nell’emergenza, che è emersa (non solo in Italia) con la diffusione del coronavirus
di Redazione
Secondo il bollettino della protezione civile aggiornato alle 18 del 24 marzo sono 54.030 le persone che in Italia risultano positive al coronavirus, il numero dei contagiati è però secondo molti esperti sottostimato – il professor Andrea Crisanti direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia a Padova sostiene che in realtà il dato reale si aggiri intorno alle 450 mila unità – perché non tiene conto di coloro che hanno sintomi e a cui non è stato fatto il tampone e degli asintomatici.

Anche tra le persone contagiate ufficialmente però non tutte si trovano in ospedale e soprattutto non tutte necessitano dello stesso tipo di cure, il bollettino specifica infatti che 28.697 si trovano in isolamento domiciliare, altri 21.937 sono ricoverati in ospedale con i sintomi, e 3.396 sono i pazienti più gravi che hanno bisogno di assistenza continuativa sono ricoverati in terapia intensiva, corrispondenti al 6,29% dei contagiati.
Il numero delle persone positive al virus nonché quello degli ammalati più gravi continua a crescere, facendo aumentare il fabbisogno di cure, di luoghi adatti all’isolamento anche negli ospedali e più nello specifico di posti letto nelle terapie intensive.
Prima dell’emergenza coronavirus i posti in terapia intensiva erano circa 5.100 in tutta Italia, ovviamente con molte differenze tra le regioni, per esempio 871 in Lombardia e 69 in Trentino, ma vista l’attuale situazione il piano era quello di predisporre il 50% in più, corrispondenti a circa ad un aumento di 2.500 posti letto in questi reparti. Entro fine mese complessivamente in Italia i posti dovrebbero arrivare a 6.100, circa il 20% in più delle unità pre-crisi, sparsi in tutto il territorio nazionale: per esempio in Friuli Venezia Giulia sono stati 825 i posti letto attivati di terapia intensiva, la regione ne aveva 494 ed ora in tutto ci sono 2985 posti divisi tra terapia intensiva, subintensiva e malattie infettive, mentre in Campania sono stati attivati 320 nuovi posti a cui si aggiungono 590 in fase di allestimento, in Emilia Romagna ne sono stati attivati circa 650 a fronte dei 449 preesistenti, in Sicilia dove i posti iniziali che erano 411 sono saliti a 441 più altri 200 in fase di allestimento.
Per quanto riguarda i posti letto complessivi negli ospedali, dati Eurostat ha aggiornati al 2017, l’Italia aveva 192 mila posti letto, con una media di circa 3,2 per 1.000 abitanti, ed era il paese con il sesto numero più basso in Europa. In media in UE si contavano circa 5 posti letto disponibili per 1.000 abitanti, al primo posto la Germania con 8 posti per 1.000 abitanti, la Bulgaria 7,5 per 1.000 e Austria con 7,4 posti1.000. Alle ultime posizioni della classifica europea la Danimarca con 2,6, il Regno Unito 2,5 e la Svezia con 2,2 ogni 1.000 abitanti.