La crescita delle app di fitness
Ovviamente la pandemia e il maggior tempo passato in casa hanno avuto un impatto notevole sul boom di download e la sottoscrizione di eventuali abbonamenti
di Redazione
Tra i tanti espedienti per passare il tempo libero nel pieno della pandemia, sicuramente va considerato il ricorso frequente all’attività fisica svolta in casa, dato che le palestre e i centri sportivi sono stati (e sono tutt’ora) chiusi allo scopo di contenere la diffusione del coronavirus. Secondo quanto emerge dai dati di Sensor Tower, le app di salute e fitness durante lo scorso anno hanno incassato in Italia 22 milioni di dollari, il 64,2% in più rispetto al 2019, mentre i nuovi download sono stati 57,8 milioni, corrispondenti al 50,5% in più rispetto l’anno precedente.
L’utilità di un’app per tenersi in forma durante i periodi prolungati in casa deriva sia dalla necessità, per chi era abituato, di sostituire la palestra fisica, sia di trovare un momento e degli esercizi giusti per evadere dalla sedentarietà delle giornate per coloro che invece non erano, prima di marzo 2020, frequentatori assidui di centri sportivi. Anche il coinvolgimento dei “nuovi” è stato significativo, tanto che, secondo un’indagine di Sportclubby, durante il periodo pandemico una palestra su tre si è organizzata con i propri istruttori per proseguire i corsi a distanza e i nuovi utenti settimanali sono cresciuti del 91%.
Scaricare un’app non è sinonimo di allenamento reale e costante, ma stando ai dati Sensor Tower, il fatto che la spesa sia stata maggiore dei download denota un certo impegno. I dati complessivi relativi ai download sono però influenzati anche dall’app Immuni, che rientra – proprio come quelle di sport – nella categoria “Salute e Benessere”. L’app Nike Training Club risulta essere l’applicazione di fitness più scaricata.
L’effetto dei lockdown sull’utilizzo delle app di sport e fitness è evidente, nonostante il mercato stesse già crescendo nel 2019, poiché nell’anno i download si erano fermati al 37,2%, mentre nel 2020, il picco di scaricamenti e incassi si è avuto proprio in contemporanea dei periodi di restrizioni più intense. Questa sembra inoltre una tendenza in conferma: la spesa per le app si è confermata a 140 milioni tra ottobre e dicembre e anche nella seconda metà dell’anno i download sono stati più di 180 milioni, pari al 39% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
3foreboding