Joe Biden a due mesi dall’insediamento
La maggior parte degli americani approva l’operato fin qui della nuova amministrazione. Ma come nel 2017 con Trump i giudizi di elettori democratici e repubblicani differiscono molto, più di quanto sia avvenuto in passato
di Fabio Germani
Sono passati poco meno di due mesi dall’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca. I giudizi dei cittadini sono, ad oggi, perlopiù positivi, ma la cosa che colpisce maggiormente è la differenza di vedute degli elettori americani rispetto al predecessore, Donald Trump, soprattutto nel confronto dei pareri che in precedenza erano stati espressi per altri presidenti. In breve: tra quanti dichiarano il voto all’avversario, l’indice di fiducia al presidente – Trump nel 2017 e Biden nel 2021 – è di gran lunga inferiore ai valori registrati in passato, da Reagan a Obama.
Secondo un recente sondaggio del Pew Research Center, quasi due terzi degli americani (65%) afferma di essere molto o poco fiducioso che Biden possa gestire l’impatto sulla salute pubblica della pandemia di coronavirus. Quote più strette di intervistati hanno espresso pareri favorevoli nei riguardi di Biden per aver preso buone decisioni in materia di politica estera e politica economica, per aver gestito efficacemente fin qui le questioni razziali, per le politiche di immigrazione e per le vicende legate alle forze dell’ordine e alla giustizia penale.
Tuttavia il paese appare spaccato riguardo la possibilità che Biden possa riunirlo dopo le divisioni emerse negli ultimi anni. Il 48%, infatti, sostiene di avere fiducia nel presidente per una riunificazione del paese, al contrario una quota leggermente superiore, il 52%, non è convinta che possa promuovere una maggiore unità negli Stati Uniti. In generale il 54% degli intervistati promuove questo inizio dell’amministrazione Biden, mentre il 42% non lo approva.
Il giudizio sul lavoro di Biden è superiore a quello di Donald Trump nello stesso momento della sua presidenza nel 2017 (44%), tuttavia inferiore a quello di Obama nel febbraio 2009 (64%). Ma le risposte, anche rispetto alle condotte dei loro predecessori, rispecchiano in questi ultimi due casi come non mai i comportamenti di voto. I presidenti da Ronald Reagan a Barack Obama avevano, infatti, tassi di approvazione che si attestavano al 30% o più all’inizio delle relative amministrazioni tra gli elettori del partito avversario. Oggi, dunque, solo il 16% dei repubblicani e approva Biden. Quattro anni fa, la valutazione per Trump era ancora più bassa tra i democratici (11%).
Il mese scorso, rileva ancora il Pew Research Center, il 56% degli intervistati affermava che i piani e le politiche dell’amministrazione renderanno migliore la risposta del paese al coronavirus. Secondo un altro sondaggio, diffuso a inizio marzo, il piano di aiuti e stimoli economici da 1.900 miliardi è approvato dal 70% degli americani.