Cresce il reddito delle famiglie nel primo trimestre 2021
In aumento il potere d’acquisto, ma diminuiscono i consumi. Di conseguenza, spiega l’Istat, è salita anche la propensione al risparmio
di Redazione
Nel primo trimestre dell’anno, il reddito disponibile delle famiglie è aumentato rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono diminuiti. «Il reddito disponibile delle famiglie e il potere d’acquisto – spiega l’Istat nel report su Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società –, dopo il calo registrato nel quarto trimestre 2020, hanno segnato un aumento, ma restano ancora al di sotto dei livelli precedenti la crisi. Il tasso di risparmio è ulteriormente salito per la contrazione della spesa per consumi delle famiglie».
Nel primo trimestre 2021, aggiunge l’Istat, l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al 13,1% (10,6% nello stesso trimestre del 2020). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -9,7% (-7,5% nel primo trimestre del 2020). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -8,6% (-7,3% nel primo trimestre del 2020). La pressione fiscale è stata pari al 37,9%, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,1 punti percentuali).
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, dicevamo all’inizio, è aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono diminuiti dello 0,6%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 17,1%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A fronte di una variazione dello 0,6% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,9%.
La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 42,6%, è diminuita di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari al 22,3%, è aumentato di 0,7 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2020.