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È il Nord-ovest a trainare la ripresa post-pandemia

L’Istat spiega che in generale il recupero del Pil nel 2021 ha interessato in misura relativamente più accentuata le regioni del Nord rispetto a quelle del Centro e del Mezzogiorno

di Redazione

Nel 2021 il Prodotto interno lordo, misurato in volume, è aumentato a livello nazionale del 6,6%. Le stime preliminari indicano che la ripresa rispetto all’anno precedente, caratterizzato dagli effetti della crisi sanitaria da Covid-19, ha interessato in misura relativamente più accentuata le regioni del Nord rispetto a quelle del Centro e del Mezzogiorno. A dirlo è l’Istat nel report Stima preliminare del Pil e dell’occupazione territoriale.

Le regioni del Nord-ovest e quelle del Nord-est, spiega allora l’Istat, hanno entrambe evidenziato una crescita del Prodotto interno lordo più marcata della media nazionale: l’area del Nord-ovest ha fatto registrare la performance migliore, con un aumento del Pil pari al 7,4%, seguita dal Nord-est, dove l’aumento è stato del 7%. Nelle rimanenti aree la ripresa si è attestata su valori inferiori a quelli medi nazionali: in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, che nel 2020 sembrano aver risentito della crisi in misura meno intensa delle altre, la crescita del Pil si è mantenuta quasi un punto percentuale più bassa rispetto alla media, fermandosi al 5,8%. La ripresa è stata solo lievemente più alta nelle regioni del Centro, con un incremento pari al 6%.

L’occupazione (misurata in termini di numero di occupati) è aumentata dello 0,6% a livello nazionale. Questo risultato è caratterizzato da una disomogeneità territoriale piuttosto marcata, che inverte la tradizionale dinamica dicotomica Nord-Sud del paese. La crescita più consistente si registra, infatti, nelle regioni del Mezzogiorno ( +1,3%), sensibilmente maggiore della media nazionale. Le altre regioni mostrano una dinamica dell’occupazione meno accentuata: la performance migliore si registra nel Nord-ovest, con un incremento dello 0,5% mentre si collocano su livelli di crescita ancora più bassi le regioni del Nord-est (+0,2%) e quelle del Centro (+0,3%).

Dalle Costruzioni il maggior contributo alla crescita

Nel Nord-ovest, come in tutte le restanti aree del paese, è il settore delle Costruzioni a trainare la ripresa economica, con un incremento del valore aggiunto del 22,8%, secondo solo a quello del Mezzogiorno. Importante in quest’area anche il contributo dell’Industria che segna un aumento del 12,8%. In linea con le variazioni medie nazionali risultano i settori del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+9,4%), quello dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+3,4%), e l’Agricoltura (-0,8%) mentre il settore degli Altri servizi registra qui la variazione più elevata del Paese (+1,1%).

Nel Nord-est il buon risultato delle Costruzioni (+18,5%) ha un’influenza sulla crescita complessiva del Pil relativamente minore rispetto alla media nazionale, mentre è l’Industria che fa registrare in quest’area la migliore performance a livello territoriale, con un incremento che si attesta al 13,1%. Positivo anche l’andamento del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+9,9%). Al contrario, l’Agricoltura (-5,7%) e gli Altri servizi (-1,1%) sono i settori che in quest’area ottengono i risultati più modesti a livello ripartizionale.

Le regioni del Centro sono quelle in cui l’effetto propulsivo del settore delle Costruzioni risulta meno evidente: l’incremento del 16,3% è, infatti, quello relativamente più contenuto rispetto alle altre zone del paese. Risultati al di sotto delle medie nazionali in quest’area si registrano anche per l’Industria (+10,4%) e per l’Agricoltura (-3,5%), mentre in linea con le dinamiche medie risultano i settori del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+9,8%), dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+3,4%) e degli Altri servizi (+0,4%). 

Il Mezzogiorno, nonostante il risultato economico complessivo meno brillante rispetto al resto del paese, fa registrare le migliori performance territoriali assolute nei settori delle Costruzioni (+25,9%) e dell’Agricoltura, dove, con un incremento del 3,6%, risulta essere l’unica area in crescita del paese. Al contrario, l’Industria evidenzia in questa ripartizione la crescita meno dinamica (+8,7%), come pure il settore dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+2,6%). Anche in termini di occupazione le Costruzioni sono il settore più dinamico, soprattutto nel Mezzogiorno (+11,1%) mentre al Centro segna l’incremento più contenuto (+2%). In crescita anche gli occupati nei Servizi finanziari, immobiliari e professionali, con i risultati migliori nel Centro (+2,3%) e nel Nord-est (+2%). Una lieve flessione dell’occupazione si registra invece per Agricoltura e Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni. Per quel che concerne il primo, ad emergere è il Nord-ovest, in controtendenza sul dato nazionale, con un aumento dell’1,4%, mentre per il secondo la migliore performance si rileva al Centro (+0,3%).

 

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