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Verso le elezioni, come si vota

Seggi aperti domenica 25 settembre dalle 7 alle 23. Sul territorio nazionale sono 61.566 le sezioni elettorali, i diciottenni per la prima volta potranno votare non solo per la Camera, ma anche per il Senato

di Redazione

Domenica 25 settembre 2022 si terranno le elezioni politiche, a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere, alle quali potranno partecipare 50.869.304 elettori, di cui 4.741.790 all’estero, in cui sono compresi anche i diciottenni che per la prima volta, dopo la recente modifica dell’art. 58 della Costituzione, potranno votare non solo per la Camera dei deputati, ma anche per eleggere il Senato della Repubblica. Quest’ultimo segmento è composto di 2.682.094 giovani elettori, dei quali le donne sono 1.302.170  e gli uomini 1.379.924. Sul territorio nazionale sono 61.566 le sezioni elettorali che dalle ore 7 alle 23 di domenica 25 settembre saranno aperte per l’esercizio del diritto di voto.

Foto di StockSnap da Pixabay

Come voteremo? La legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, prevede un mix di maggioritario (dove vince chi ottiene più voti) e proporzionale (attraverso listini bloccati). Nello specifico, spiega il dossier del ministero dell’Interno sul tema, sono 147 i collegi uninominali del territorio nazionale, compreso il collegio della Valle d’Aosta, ai quali vengono assegnati i 147 seggi maggioritari alla Camera; sono 49 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 245 seggi proporzionali; sono 74 i collegi uninominali del territorio nazionale, compreso il collegio della Valle d’Aosta, ai quali vengono assegnati i 74 seggi maggioritari al Senato; sono 26 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 122 seggi proporzionali. Questo perché, è opportuno ricordare, la legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1 ha modificato gli articoli 56 e 57 della Costituzione prevedendo rispettivamente per la Camera un numero di deputati pari a quattrocento, otto dei quali eletti nella circoscrizione Estero, e per il Senato un numero di senatori pari a duecento, quattro dei quali eletti nella circoscrizione Estero.

L’assegnazione dei seggi, prosegue il Viminale nel dossier, è effettuata nei collegi uninominali con formula maggioritaria a turno unico, in cui è proclamato eletto, rispettivamente, per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica, il candidato che ha ricevuto il maggior numero di voti validi e in caso di parità è eletto il più giovane di età (articolo 77, comma 1, lettera b), d.P.R. n. 361/1957, e articolo 16, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 533/1993), ad eccezione, per il Senato, dei collegi della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige nei quali è proclamato eletto il candidato più anziano di età (articolo 21, comma 2, d.lgs. n. 533/1993). Per i seggi da assegnare alle liste singole e alle coalizioni di liste nei collegi plurinominali, collegate ad un candidato nel collegio uninominale, il riparto avviene per la Camera a livello nazionale e per il Senato a livello regionale, con metodo proporzionale, tra le coalizioni di liste e le liste singole che abbiano superato le soglie di sbarramento. Sono quindi proclamati eletti in ciascun collegio plurinominale, nei limiti dei seggi, ai quali ciascuna lista ha diritto, i candidati compresi nella lista del collegio, secondo l’ordine di presentazione.

La Lombardia con 7.505.133 elettori è la regione con il maggior numero di aventi diritto al voto, la Valle d’Aosta con un totale di 98.187 elettori quella con il minor numero di votanti. Il comune di Rocca de’ Giorgi, in provincia di Pavia, con soli 25 elettori (13 uomini e 12 donne) è l’ente con il minor corpo elettorale, mentre Roma con 2.055.382 (di cui 1.096.575 donne e 958.807 uomini) è la città con quello maggiore. 

Come si vota

Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici, spiega il Viminale stavolta nelle faq. Le schede, prosegue, recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale. 

La tessera elettorale – altra informazione utile – si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso l’ufficio elettorale del comune di residenza, al fine di evitare una concentrazione delle domande di rinnovo nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione; tale ufficio resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

 

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