Ucraina, Mosca: «Non escludiamo documenti Usa siano falsi»
Emergono dubbi riguardo i documenti trafugati dal Pentagono e diffusi online in questi giorni. Le perplessità provengono sia da parte russa, sia da parte ucraina. Ad esempio, secondo il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, non ci sarebbero truppe Nato attive sul campo, una versione che smentisce le ultime ricostruzioni secondo cui in Ucraina si registrerebbe la presenza di forze speciali di paesi occidentali. Reznikov, ripreso dall’agenzia Reuters, ha dunque osservato che i documenti sarebbero «un mix di informazioni vere e falsità e le informazioni corrette non sono più rilevanti». Anche il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, non ha escluso che le carte statunitensi possano essere dei falsi realizzati, a suo dire, per mettere in difficoltà la Russia. «Non abbiamo una posizione, forse è interessante per qualcuno guardare questi documenti, ma se si trattasse di un falso, forse è una provocazione deliberata», ha spiegato rispondendo ad una domanda dell’agenzia Tass. Una posizione analoga è stata poi espressa dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: «Come tutti, non sappiamo fino a che punto possiamo fidarci di questi documenti», tuttavia «molto prima che questi documenti saltassero fuori, avevamo e abbiamo tuttora informazioni sul fatto che molti istruttori provenienti da paesi della Nato, incluso il Regno Unito, così come combattenti, stanno prendendo parte alle operazioni di combattimento».