Confidustria: “Pochi giovani per Industria 4.0”
“I dati presentati oggi dall’Ocse offrono diversi spunti interessanti. In particolare deve farci riflettere, ancora una volta, lo scarso numero di laureati e, nello specifico, di laureati tecnico-scientifici. Il futuro di Industria 4.0 chiede sempre più laureati STEM, ossia in Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica”. Lo ha detto Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria. “Più giovani laureati – ha aggiunto – in queste discipline sono una necessità per l’economia del futuro. L’istruzione senza una specializzazione in questi ambiti, non solo penalizza le imprese ma, spesso, favorisce la disoccupazione”.”Non c’è dubbio che anche le lauree umanistiche accrescono la cultura dei nostri giovani e consentono sbocchi occupazionali, ma un eccesso di queste tipologie di laureati non è certo garanzia di futura occupazione. È fondamentale, quindi, orientare meglio le scelte dei nostri giovani verso i profili e le competenze più richiesti dalle imprese”, ha concluso il vicepresidente.