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Industria 4.0, la situazione del mercato in Italia

Nel corso del 2017 il valore del mercato ha raggiunto i 2,4 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto all'anno precedente
di Redazione

Secondo l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano continua la crescita economica del settore ed insieme la conoscenza delle aziende in materia, anche se le funzioni delle risorse umane rimangono poco coinvolte.

È cresciuto in Italia il mercato dei progetti di Industria 4.0 che nel 2017 ha raggiunto il valore di circa 2,4 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al 2016. I dati dell’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano specificano inoltre che ai progetti 4.0 si somma un indotto di circa 400 milioni di euro in progetti “tradizionali” di innovazione digitale.
Secondo la ricerca l’Industrial IoT, il comparto che si riferisce solamente alla componentistica per connettere i macchinari alla rete, si conferma essere la tecnologia 4.0 più diffusa e con un valore di 1,4 miliardi di euro occupa il 60% del mercato. Seguono Industrial Analytics con 410 milioni di euro, corrispondenti al 20% del mercato, e Cloud Manufacturing che con 200 milioni di euro pesa per il 10% sul mercato, soluzioni di Advanced Automation che con un valore di 145 milioni di euro coprono l’8%, ed infine l’Advanced Human Machine Interface che pur valendo complessivamente meno, 30 milioni di euro, rappresenta la tecnologia che ha registrato la crescita maggiore, +50%, rispetto allo scorso anno.
Solitamente le imprese non adottano tecnologie 4.0 in modo isolato: il campione di 236 imprese dichiara circa 900 applicazioni, per una media di 3,7 tecnologie per ciascuna azienda, tra quelle che stanno trainando la trasformazione in Italia spiccano l’Industrial IoT e l’Industrial Analytics, che insieme rappresentano circa il 40% delle applicazioni dichiarate.
La più capillare diffusione delle tecnologie si accompagna ad una maggiore consapevolezza e conoscenza degli strumenti, come emerge dalla ricerca, solo il 2,5% delle imprese ammette di non conoscere il tema dell’industria 4.0, a fronte del 40% del 2016, il 15% è ancora in fase esplorativa, mentre il 55% dichiara di aver già messo in atto soluzioni 4.0. Le 5 skills, che dal sondaggio sembrano essere necessarie alla trasformazione, sono l’applicazione lean manufacturing 4.0, gestione della supply chain digitale, cyber-security, manutenzione smart e relazione persona-macchina. A fronte delle quali, in media, circa il 30% delle aziende dichiara di sentirsi preparata per affrontare l’Industria 4.0, il 24% delle restanti dichiara di voler colmare il divario tramite la formazione del personale, mentre l’11% preferisce acquisire le competenze mancanti da consulenze esterne. Nonostante ciò, le HR risultano essere poco coinvolte nello sviluppo delle strategie, solo il 12% del campione, dichiara di coinvolgere attivamente la funzione HR in tutte le fasi del percorso di digitalizzazione, un 30% in cui l’HR partecipa in modo limitato, mentre un 40% in cui la funzione HR non è prevista.
In generale il Piano Nazionale Industria 4.0 sembra avere risultati positivi con il 92% del campione che ne conosce le misure, contro l’84% del 2017, e soprattutto la metà delle imprese dichiara di aver già usufruito di forme di iper e superammortamento per rinnovarsi.

 

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