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La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita

Nei primi mesi del 2018, afferma l’Istat, l’indice riprende a crescere leggermente dopo l’arresto che si è registrato nel 2017

di Redazione

La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita è tornata a crescere, sostiene l’Istat. Il periodo di riferimento comprende i primi mesi del 2018, che hanno segnato un incremento in diversi indicatori rispetto al 2017. In generale, dunque, la stima della quota di persone di 14 anni e più che esprimono una elevata soddisfazione per la propria vita nel complesso passa dal 39,6% del 2017 al 41,4% dell’anno successivo. In aumento risulta essere anche la quota di persone soddisfatte della propria situazione economica, che raggiunge il 53% dal 50,5% del 2017.

LAVORO. La soddisfazione per la dimensione lavorativa, prosegue l’Istat, è stabile: il 76,7% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, sostanzialmente come nel 2017. Sono più soddisfatte del lavoro le donne (77,6%) rispetto agli uomini (76,1%). Naturalmente la condizione lavorativa non può non influire sul giudizio complessivo, ma le condizioni occupazionali e professionali hanno un peso tutt’altro che trascurabile. La popolazione attiva nel mercato del lavoro o impegnata in un’attività formativa (occupati e studenti) è la più soddisfatta ed esprime più frequentemente punteggi alti, raggiungendo un voto medio rispettivamente di 7,2 e 7,4. Anche la posizione nella professione incide: tra coloro che sono occupati, i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti (7,4), insieme ai quadri e agli impiegati (7,3) dichiarano livelli di soddisfazione più alti rispetto ai punteggi di operai e lavoratori in proprio (7,2 e 7,1). Le persone in cerca di occupazione e le casalinghe presentano, come in passato, i livelli più bassi (6,4 e 6,9). La soddisfazione generale cresce con il titolo di studio. La stima dei molto soddisfatti passa dal 35,4% di chi ha al massimo la licenza elementare al 48,1% dei laureati. La distanza è evidente anche nel punteggio medio, pari rispettivamente a 6,7 e 7,3.

FAMIGLIA. Nel 2018, aumenta la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica stabile (dal 59,5% del 2017 al 62,5%) o migliorata (dal 7,4% all’ 8,1%). Anche il giudizio sull’adeguatezza delle risorse economiche familiari mostra segnali di miglioramento: la quota di famiglie che le valuta adeguate sale dal 57,3% del 2017 al 59% del 2018. Le relazioni familiari confermano i più alti livelli di apprezzamento: nel 2018 il 90,1% delle persone si ritiene soddisfatto. Elevata e in leggero aumento la quota di individui molto o abbastanza soddisfatti per le relazioni amicali (dall’81,7% del 2017 all’ 82,5%).

SALUTE. L’Istat informa che anche la soddisfazione per il proprio stato di salute (80,7% delle persone di 14 anni e più) e per il tempo libero (66,2%) si mantiene stabili e su livelli pressoché alti.

RELAZIONI INTERPERSONALI. Per le relazioni interpersonali prevale un atteggiamento di cautela. Il 77,7% delle persone ritiene che «bisogna stare molto attenti» nei confronti degli altri mentre solo il 21,0% pensa che «gran parte della gente è degna di fiducia». Le donne sono le più diffidenti: il 19,6% esprime un’opinione improntata a un atteggiamento di apertura verso gli altri, contro il 22,5% degli uomini. La scarsa fiducia verso gli altri si esprime anche con la modesta quota di persone che reputano probabile vedersi restituire da parte di uno sconosciuto il portafoglio eventualmente smarrito (13,1%). La fiducia nella restituzione da parte di un vicino di casa sale invece al 72,1% e quella verso le forze dell’ordine è all’82,8%.

 

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