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Rallenta la contrazione dell’attività manifatturiera

Ma è comunque il tredicesimo mese consecutivo di calo della produzione e dei nuovi ordini

di Redazione

Ad agosto continua il declino del settore manifatturiero italiano, con le aziende che hanno registrato il tredicesimo mese consecutivo di contrazione della produzione e dei nuovi ordini. Il tasso di peggioramento delle condizioni operative è diminuito al tasso più debole in tre mesi e, dopo le contrazioni di luglio, sia i prezzi di acquisto che quelli di vendita sono aumentati rispettivamente per la prima volta in tre e due mesi. Allo stesso tempo, l’ottimismo, pur rimanendo soddisfacente, è diminuito al livello più basso in quattro mesi.

L’Indice PMI® (Purchasing Managers Index®) IHS Markit del settore manifatturiero italiano – che con una sola cifra dà un’immagine degli sviluppi delle condizioni generali del settore manifatturiero – ha registrato ad agosto 48.7, segnalando quindi il peggioramento più lieve delle condizioni operative in tre mesi. Detto ciò, nonostante sia migliorato da 48.5 di luglio, l’ultimo valore ha indicato l’undicesimo mese consecutivo di peggioramento dello stato di salute del settore manifatturiero italiano.

Per il sesto mese consecutivo, quello dei beni di consumo è stato l’unico sotto settore ad osservare ad agosto un miglioramento delle condizioni operative, mentre forti peggioramenti sono stati osservati nei sotto settori dei beni intermedi e di investimento. A causare il miglioramento del PMI principale è stato il più leggero declino della produzione. I dati di agosto hanno indicato infatti come l’ultima contrazione della produzione manifatturiera è stata marginale e la meno forte da maggio.
In contrasto a quanto osservato nella produzione, l’afflusso dei nuovi ordini generali è diminuito notevolmente e al tasso più veloce in cinque mesi. Le imprese campione hanno riportato come hanno osservato un indebolimento delle condizioni generali della domanda. Anche i nuovi ordini esteri sono diminuiti a causa della minore domanda dalle aziende con sede in Germania.

In linea con la riduzione della produzione e dei nuovi ordini, ad agosto le imprese manifatturiere italiane hanno ancora una volta ridotto i loro livelli occupazionali. Detto ciò, il tasso dei tagli dei livelli occupazionali è stato marginale e il più lento dell’attuale sequenza di contrazione di tre mesi. Le aziende hanno attribuito il declino dei livelli del personale alle più deboli condizioni della domanda e al mancato rinnovo dei contratti da parte dei clienti.
Allo stesso tempo, il livello del lavoro inevaso è diminuito per il diciassettesimo mese consecutivo, con l’ultima riduzione che è stata al livello più lento da aprile.

Estendendo l’attuale sequenza di contrazione a 14 mesi, diminuisce ad agosto l’attività di acquisto. Il tasso di diminuzione, sebbene elevato, è diminuito leggermente rispetto a luglio, mentre la carenza di pressione sulla catena di fornitura non ha avuto un impatto sui fornitori, infatti i loro tempi medi di consegna sono aumentati per la prima volta da aprile.
Causato dai prezzi più alti delle materie prime e dell’aumento dei costi di importazione, aumenta ad agosto, e per la prima volta da maggio, la pressione generale dei costi e conseguentemente le imprese manifatturiere hanno aumentato marginalmente i loro prezzi di vendita.

Per concludere, rimangono positive le aspettative circa l’attività futura, anche se l’ottimismo riportato è diminuito al livello più basso in quattro mesi. Tra le ragioni dell’ottimismo, sono state riportate le aspettative di ripresa del numero dei clienti e gli investimenti in nuovi prodotti.

(fonte: IHS Markit)

 

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