Un esame di maturità “diverso” dagli altri
Al via l’esame di maturità post coronavirus per circa 500 mila studenti che sosterranno il maxi-orale in presenza. Tra le regole di sicurezza e i rimpianti per come si è concluso l’anno
di Redazione
Oggi, mercoledì 17 giugno, è il giorno degli esami di maturità per 500 mila studenti, che potranno, finalmente, tornare a scuola dopo mesi di didattica a distanza, per concludere un anno scolastico particolare.
Formalmente le scuole riapriranno a settembre, ma la maturità è stata permessa in presenza per far svolgere il primo esame post coronavirus. Non un vero e proprio ritorno alla normalità perché l’esame sarà comunque caratterizzato dalle norme per la sicurezza e dal distanziamento sociale: i maturandi e tutti coloro che entrano nella scuola dovranno sempre rispettare le distanze interpersonali, munirsi di autocertificazione che attesti lo stato di salute, utilizzare il gel disinfettante disponibile negli edifici scolastici. Nello specifico gli studenti non potranno presentarsi prima di 15 minuti e non potranno essere accompagnati – dentro la scuola – da più di una persona. Per quanto riguarda le mascherine, queste saranno obbligatorie per la commissione, mentre i maturandi potranno abbassarla durante il colloquio, e tra professori e studente ci sarà sempre una distanza di due metri.
Le regole necessarie per poter evitare assembramenti hanno necessariamente portato ad una modifica delle modalità dell’esame di maturità, ed infatti per poterlo sostenere in presenza quest’anno non sono previsti gli scritti, ma solo un maxi-orale di circa un’ora, davanti ad una commissione di sei professori, tutti interni meno che il presidente. L’esame è scandito in cinque fasi che comprendono la presentazione di un elaborato consegnato precedentemente dallo studente, assegnato dai professori sulla materia di indirizzo dell’istituto; una sorta di prima prova in cui i maturandi analizzano un testo scritto di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno; una discussione interdisciplinare su un argomento precedentemente assegnato dalla commissione; una relazione sull’esperienza vissuta in alternanza scuola-lavoro; ed infine una domanda sulle attività di Cittadinanza e Costituzione.
Il punteggio massimo ottenibile all’orale è di 40 punti, mentre i restanti 60 sono attribuiti in base al percorso scolastico a cui quest’anno si dà maggiore rilievo, vista l’assenza delle prove scritte.
Nonostante sia stata considerata da molti una maturità “più facile” proprio per il minor numero di prove da sostenere, in realtà la maturità 2020 ha messo in crisi gli studenti più che gli altri anni soprattutto per la mancanza di sicurezze e l’incertezza fino a qualche settimana fa sulle modalità di svolgimento degli esami: le linee guida ufficiali sono state date solo il 16 maggio.
Secondo un sondaggio di Skuola.net, infatti, ad una settimana dall’inizio della maturità, oltre il 95% dei maturandi provava molta incertezza riguardo le modalità d’esame, a questo si aggiunge uno stato di costante ansia per il 47% dei maturandi e difficoltà nel dormire e concentrarsi. Condizioni psico-fisiche queste comuni tra gli studenti che devono sostenere la maturità, ma particolarmente accentuate quest’anno anche per la ritrovata difficoltà di sostenere un colloquio orale in presenza dopo oltre 100 giorni. Ma non è solo l’esame di maturità a preoccupare gli studenti: il 52% dice di non provare alcuna gioia al pensiero di chiudere il percorso di studio, mentre il 47% si dichiara molto triste per non aver potuto condividere il percorso con i compagni di scuola.