SPECIALE GENOVA. Allerta 2 fino alle 18 di lunedì
La sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha visitato nella giornata di domenica le zone colpite dal nubifragio di venerdì che ha provocato ingenti danni alla città. Si è soffermata a parlare con le persone, di casa in casa e nei negozi, vivendo in prima persona il disagio e il dolore dei cittadini.
Il giro ha interessato la zona di Sturla, da via Chighizzola (che si trova a ridosso del mare) fino a via Isonzo. Dopodiché è proseguito in Piazzale Adriatico, area caratterizzata dall’edilizia popolare, dove sorgerebbe inoltre il nuovo centro oncologico del Professor Valente, andato distrutto prima dell’inaugurazione in programma il 25 novembre.
La sindaco, infine, ha percorso Borgo Incrociati, tra le vie più antiche di Genova, molto vicina al fiume Bisagno e più volte colpita in passato dalle intemperie.
Il Comune di Genova ha deciso di dare istruzioni ai tanti volontari che si sono presentati ai centri di raccolta allestiti dalla Protezione civile. Una cospicua affluenza al punto da indurre la Protezione civile quasi a respingere le troppe richieste dei cittadini pronti a offrire il proprio contributo. In ogni caso è stata prorogata di ventiquattrore, fino alle 18 di lunedì 7 novembre, l’allerta 2 su tutta la Liguria. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Protezione Civile, Renata Briano dalla Sala operativa di Genova.
La sindaco Marta Vincenzi nel primo pomeriggio è intervenuta a L’Arena su Raiuno e successivamente a Domenica Cinque per fare il punto della situazione in diretta televisiva. “Sono scattate tutte le procedure previste per l’allerta 2. Ma abbiamo verificato che con questo avviso è necessario prendere misure estreme, come non uscire di casa, chiudere le strade, vietare la circolazione di mezzi privati. Possiamo farlo. Negli ultimi mesi abbiamo avuto sei allerta 2, ma quella di venerdì non è stata un’allerta 2, è stato un disastro”, ha spiegato in collegamento con la trasmissione condotta da Massimo Giletti.
“Abbiamo comunicato – ha aggiunto la Vincenzi – già da luglio quali sono le regole da rispettare in caso di allerta 2. La nostra colpa è quella di non essere riusciti a far arrivare le informazioni a tutti”.
“I lavori che sono stati fatti sul Fereggiano – ha ricordato poi la sindaco – hanno visto far venire giù quello che sarebbe stato un tappo mortale con l’abbattimento di quattro palazzi. Il progetto dello scolmatore sarebbe necessario, ma c’è bisogno di 300 milioni di euro che non ci sono”.
“Ciò che è accaduto – ha concluso – non ha avuto eguali per il modo e i tempi. D’ora in avanti, io personalmente, ogni allarme 2 lo trasformo nella chiusura dell’intera città”. E più tardi a Domenica Cinque ha ribadito: “Porterò per sempre le vittime di questo disastro nel mio cuore. La responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima. Spero che col tempo si capisca che ciò che è accaduto era da segnalare come disastro e non allerta 2”.
Intanto, da quanto si è appreso, potrebbero essere sette i milioni di euro di danni stimati dal Comune di Genova. L’arcivescovo Angelo Bagnasco ha affermato che la Chiesa contribuirà al risarcimento delle vittime del nubifragio donando un milione di euro dall’otto per mille.
