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Produzione industriale «in forte calo» a gennaio

Lo stima il Centro Studi di Confindustria, indicando nel caro-energia uno dei fattori che ha inciso maggiormente

di Redazione

A gennaio 2022, la produzione industriale italiana dovrebbe subire un «forte calo». A sostenerlo è il Centro Studi di Confindustria, stimando una contrazione del -1,3%, che fa il paio con il -0,7% del mese precedente. Diversi sono i fattori che hanno influenzato (negativamente) questa performance, che avrà inevitabili ripercussioni anche sull’andamento complessivo dell’economia italiana, in una fase di rilancio, dopo la crisi scatenata dalla pandemia.

A pesare, secondo il CsC, sono stati il caro-energia – a gennaio 2022 il costo dell’elettricità è aumentato del 450% su base annua – e il rincaro delle altre commodity «che comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre. A questo si sommano le persistenti strozzature lungo le catene globali del valore. Tale dinamica mette a serio rischio il percorso di risalita del Pil, avviato lo scorso anno».

Il Centro Studi di Confindustria spiega che «con queste stime nel quarto trimestre del 2021 si registrerebbe un aumento di appena +0,5% sul terzo, con una variazione acquisita nel 1° trimestre 2022 di -1,1%. Gli ordini in volume aumentano in gennaio dello 0,3%, in rallentamento rispetto all’incremento di dicembre sul mese precedente (+0,5%).

Anche i prezzi delle materie prime hanno svolto un ruolo cruciale: «Il perdurante incremento dei prezzi delle commodity ha contribuito ad erodere i margini delle imprese, penalizzando l’attività industriale. Secondo gli ultimi dati pmi del settore manifatturiero, l’indicatore, pur confermando un quadro espansivo per il diciannovesimo mese consecutivo, registra un rallentamento a gennaio, dato peggiore in 12 mesi, a causa della persistenza di interruzioni sulle catene di approvvigionamento».

Al pari dell’Italia, alcuni dei nostri principali partner europei stanno incontrando qualche difficoltà: a dicembre la produzione industriale tedesca è crollata, ha reso noto Destatis, l’Ufficio federale di statistica, sottolineando che il calo è stato dello 0,3% su base mensile – disattese le previsioni degli analisti che stimavano una crescita dello 0,4% – e del 4,1% su base annua. Rispetto a febbraio 2020, il mese precedente all’introduzione delle misure restrittive anti-Covid, la produzione industriale di dicembre 2021 è stata inferiore del 6,9% (il dato è stato corretto per la stagionalità e gli effetti del calendario).

 

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