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Giornata mondiale dell’acqua, tra sprechi e siccità

Due miliardi di persone nel mondo vivono senza accesso all’acqua potabile

di Redazione

Attualmente nel mondo due miliardi di persone vivono senza accesso all’acqua potabile, secondo i dati dell’Onu che ha istituito nel 1992, per il 22 marzo, la Giornata mondiale dell’acqua. Un dato che da solo spiega molto, essendo l’acqua uno degli elementi che nel quotidiano tendiamo a dare per scontato. Le cose, però, a ben vedere non stanno esattamente così. Anche in Italia.

Secondo i dati Istat diffusi nelle ultime ore, nel 2020 sono andati persi 41 metri cubi al giorno per km di rete nei capoluoghi di provincia/città metropolitana, il 36,2% dell’acqua immessa in rete (37,3% nel 2018). Sono 236 i litri per abitante erogati ogni giorno nelle reti di distribuzione dei capoluoghi di provincia/città metropolitana. Inoltre in 11 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua. In compenso, aggiunge l’Istat, nel 2021 l’86% delle famiglie si dichiara soddisfatto del servizio idrico, mentre il 65,9% delle persone di 14 anni e più è attento a non sprecare acqua. 

Ovviamente il tema dell’acqua è strettamente legato ai cambiamenti climatici. Il fiume Po, ad esempio, informa la Coldiretti, è in secca ad un livello idrometrico addirittura più basso che ad agosto per effetto della lunga assenza di precipitazioni con l’allarme siccità al nord proprio all’inizio della primavera quando le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere. 

Al nord – aggiunge Coldiretti – il fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,3 metri ed è ai minimi del periodo da almeno trent’anni. Una situazione rappresentativa dello stato dell’intero bacino idrografico del nord con corsi d’acqua in magra, dal Piemonte al Veneto, dal Trentino Alto Adige al Friuli Venezia Giulia, dall’Emilia Romagna alla Toscana. E anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 5% di quello di Como al 31% del Maggiore, secondo il monitoraggio della Coldiretti.

Una conferma, dunque, dei cambiamenti climatici in atto che hanno cambiato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità che è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti, ancora secondo i dati forniti da Coldiretti.

La celebrazione è giunta alla 30esima edizione e uno degli obiettivi principali della Giornata è ispirare l’azione per ottenere acqua e servizi igienici per tutti entro il 2030, sensibilizzando istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti virtuosi per contrastare il cambiamento climatico.

 

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