Prezzi al consumo, inflazione stabile a novembre (ma resta alta) | T-Mag | il magazine di Tecnè

Prezzi al consumo, inflazione stabile a novembre (ma resta alta)

Secondo le stime preliminari, l’indice registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua come nel mese precedente

di Redazione

Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di novembre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua (come nel mese precedente). L’inflazione, prosegue l’Istat, rimane stabile su base tendenziale a causa, principalmente, degli andamenti contrapposti di alcuni aggregati di spesa: da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli Alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall’altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +51,6% a +56,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,4%), degli Altri beni (da +4,6% a +5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,2% a +5,5%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,3% a +5,7%; quella al netto dei soli beni energetici sale da +5,9% a +6,1%.

Photo by Donald Giannatti on Unsplash

Su base annua, i prezzi dei beni mostrano un lieve rallentamento (da +17,6% a +17,5%), mentre rimangono stabili quelli dei servizi (+3,8%); si ridimensiona, quindi, di poco, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,8 di ottobre a -13,7 punti percentuali). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una modesta accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,8%); rallentano, al contrario, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (+3%), degli Energetici non regolamentati (+2,2%), degli Alimentari lavorati (+1,5%) e dei Beni non durevoli (+0,6%); in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,2%). L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,1% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Inoltre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,6% su base mensile e del 12,5% su base annua (da +12,6% nel mese precedente).

«Dopo la brusca accelerazione di ottobre – è il commento dell’Istat che accompagna la nota –, a novembre 2022 l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%), è stabile. I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l’ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati. Anche i prezzi del “carrello della spesa” accelerano ma di poco. Se nei prossimi mesi continuasse la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi».

 

Scrivi una replica

News

Ita-Lufthansa, slitta al 4 luglio il verdetto Ue

Slitta al 4 luglio, il verdetto finale dell’Unione europea su Ita-Lufthansa. Lo ha reso noto la Commissione europea, dopo aver ricevuto l’ultimo pacchetto di impegni…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sangalli: «L’economia tiene bene, incertezza sul futuro rallenta investimenti»

«Nonostante qualche fragilità in alcuni settori produttivi, l’economia italiana tiene bene. Tuttavia, l’incertezza sul futuro rallenta investimenti e consumi». Così il presidente di Confcommercio, Carlo…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Commercio, a marzo vendite al dettaglio in aumento nell’Ue

A marzo 2024, il volume del commercio al dettaglio destagionalizzato è cresciuto dello 0,8% nell’Eurozona e dell’1,2% nell’Unione europea. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 reddito reale pro capite famiglie area Ocse +1,2%»

Nel 2023, il reddito reale pro capite delle famiglie nell’area Ocse è cresciuto dell’1,2%. Lo ha reso noto l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia