Fiorello e il varietà di una volta
Con Fiorello rivendichiamo il diritto al cazzeggio
di Domenico Naso
“Ah, la televisione di una volta. Quella di Mina e Alberto Lupo, di Panelli e Walter Chiari…” Alzi la mano chi non l’ha sentito almeno una volta da genitori o nonni. Ecco, nessuno. Anche perché, ammettiamolo, hanno ragione da vendere. Loro sono cresciuti con Canzonissima, Studio Uno, Teatro 10, Milleluci; noi con il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, la Fattoria, Amici. La differenza tra noi e loro, dunque, è evidente.
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