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Lavoro: a gennaio il tasso di occupazione scende al 61,8%

Il numero di occupati è comunque superiore a quello di gennaio 2023. Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 7,2%, mentre quello di inattività sale al 33,3%

di Redazione

Nel mese di gennaio 2024, rispetto al mese precedente, l’Istat registra una diminuzione sia degli occupati che dei disoccupati, con un aumento degli inattivi. L’occupazione è diminuita (-0,1%, pari a -34mila unità) tra gli uomini, i giovani sotto i 34 anni, i lavoratori a termine e gli autonomi. Al contrario, è aumentata tra le donne e le persone di almeno 50 anni. Di conseguenza, il tasso di occupazione è sceso al 61,8% (-0,1 punti).

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Il numero di persone in cerca di lavoro, prosegue l’Istat, è diminuito (-0,2%, ovvero -4mila unità) tra gli uomini, i giovani tra i 15 e i 24 anni e le persone tra i 35 e i 49 anni. Invece, la disoccupazione è lievemente aumentata tra le donne e le persone oltre i cinquant’anni. Il tasso di disoccupazione totale è rimasto stabile al 7,2%, mentre quello giovanile è salito al 21,8% (+0,2 punti). Il numero di inattivi, invece, è aumentato (+0,5%, ovvero +61mila unità, tra i 15 e i 64 anni) tra gli uomini e le persone tra i 15 e i 49 anni. Al contrario, l’inattività è diminuita tra le donne e le persone oltre i cinquant’anni. Il tasso di inattività è salito al 33,3% (+0,2 punti).

Confrontando il trimestre novembre 2023-gennaio 2024 con quello precedente (agosto-ottobre 2023), si è registrato un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati. L’aumento dell’occupazione, osservato nel confronto trimestrale, è associato a una diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-3,5%, ovvero -67mila unità) e alla stabilità del numero di inattivi. Nel periodo di riferimento, il numero di occupati è superiore a quello di gennaio 2023 dell’1,6% (+362mila unità). Questo aumento coinvolge uomini, donne e tutte le fasce d’età, ad eccezione delle persone tra i 35 e i 49 anni, a causa della dinamica demografica negativa. Nonostante la diminuzione del numero di occupati tra i 35 e i 49 anni, il tasso di occupazione in questa fascia d’età è aumentato (+0,4 punti) perché la diminuzione del numero di occupati è stata meno marcata rispetto alla popolazione complessiva. Rispetto a gennaio 2023, sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,1%, ovvero -162mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, ovvero -157mila) sono diminuiti.

«A gennaio 2024 – è il commento dell’Istat che accompagna la nota – l’occupazione cala, rispetto a quella di dicembre 2023, per effetto della diminuzione dei dipendenti a termine (che scendono a 2 milioni 953 mila) e degli autonomi (5 milioni 45 mila). Il numero degli occupati,  pari a 23 milioni 738 mila, è superiore a quello di gennaio 2023 di 362 mila unità, come sintesi dell’incremento di 373 mila dipendenti permanenti e di 22 mila autonomi e della diminuzione di 33 mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 61,8%, quello di inattività sale al 33,3% mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 7,2%».

 

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