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Prescrizione breve, l’opposizione non ci sta

La maggioranza ha ottenuto questa mattina alla Camera il via libera all’inversione dell’ordine del giorno che permetterà di discutere subito il ddl sul processo breve, contenente la norma che accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati. I deputati dell’opposizione hanno abbandonato la riunione in commissione Giustizia per protestare contro la decisione della maggioranza e in particolare il Pd ha annunciato un sit in alle 18 davanti Montecitorio.
“Basta con le amnistie personali – si legge nella nota del Partito democratico –, con le prescrizioni brevi, con le bugie, con le intimidazioni alla magistratura. Basta con l’umiliazione del Parlamento, costretto ad approvare in fretta e furia leggi e leggine per salvare Silvio Berlusconi dai processi e a far finta di credere, per di più con il sigillo di un voto di fiducia, che Ruby sia la nipote di Mubarak. Oggi pomeriggio, alle ore 18, il Partito Democratico organizza davanti a Montecitorio un presidio contro le forzature del Pdl, della Lega di Bossi, Calderoli e Maroni e dei cosiddetti responsabili che questa mattina alla Camera hanno imposto lo stravolgimento dei lavori parlamentari per parlare di processo breve e prescrizione breve. Saranno presenti – si apprende – il segretario nazionale Pier Luigi Bersani, il presidente del Pd, Rosy Bindi, il vicesegretario Enrico Letta, il presidente del gruppo parlamentare della Camera, Dario Franceschini, la presidente del gruppo parlamentare del Senato, Anna Finocchiaro”.
Sul sito di Pier Ferdinando Casini, invece, è stato pubblicato il punto di vista del leader centrista: “Il ministro della Giustizia si era impegnato a togliere di mezzo provvedimenti minimali e ad personam in cambio di un dialogo sulle riforme e invece ecco spuntare come funghi, nel giro di una settimana, proprio quei provvedimenti che servono solo a placare le ossessioni giudiziarie del premier. E’ davvero una vergogna, soprattutto per chi, come noi, ritiene che la riforma della giustizia deve essere fatta”.
Ci va giù pesante il capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi: “Guerra in Libia, sbarchi a Lampedusa, crisi economica, disoccupazione giovanile, aumento dei prezzi, carenze infrastrutturali, piano energetico nazionale? Sciocchezze. Non sono priorità per Berlusconi e la sua corte dei miracoli. Ciò che conta davvero – scrive Donadi sul suo blog – è fermare i processi di Berlusconi. In qualsiasi modo. Oggi Pdl e Lega (complice di Berlusconi nello sfascio delle istituzioni) hanno violato il Parlamento con l’ennesimo vergognoso colpo di mano. Ricorrendo ad un’astuzia regolamentare, hanno chiesto l’inversione dell’ordine del giorno dell’assemblea per procedere a tappe forzatissime verso l’approvazione del processo breve. Se ne fregano dei problemi degli italiani, pensano solo a difendersi tra di loro, a difendere il sultano, a creare ‘cricche’ e farle prosperare. Processo breve e responsabilità civile dei magistrati. Un’accoppiata deleteria per la giustizia italiana”.

 

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