Lavoro, Monti: “Articolo 18 non deve essere un argomento tabù”
“I prossimi obiettivi del governo sono una semplificazione della burocrazia, con una maggiore attenzione alle nuove generazioni”. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio, Mario Monti, ospite domenica di Lucia Annunziata a In mezz’ora, trasmissione che per l’occasione è durata in verità sessanta minuti.
Monti, oltre a illustrare le misure varate dal governo venerdì, ha anche tracciato una road map sottolineando che c’è un “legame stretto tra il decreto sulla concorrenza e sulla riforma del mercato del lavoro”.
“L’Italia – ha osservato Monti – sta sul mercato internazionale per la capacità di collocare i propri prodotti sui mercati internazionali. Ma molte cose dipendono dalla produttività totale dei fattori, come le infrastrutture, i costi delle materie prime, il costo del lavoro, il fardello della burocrazia”.
Riguardo la riforma del mercato del lavoro, Monti ha detto che non dovranno esserci tabù. E ciò dovrà valere anche per l’Articolo 18. Poi il premier non ha escluso “l’idea di un contratto di ingresso che permette per i primi tre anni di licenziare, che è un possibile punto di arrivo, ma dipenderà dal confronto che si svolgerà con le parti sociali”.