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Con Google l’arte a portata di click

di Astrid N. Maragò

Art Project non è che l’ultima delle trovate geniali partorite dal quartier generale di Mountain View e destinata a riscuotere un enorme nonché meritato successo. L’iniziativa di Google, presentata il 1 febbraio alla Tate Modern di Londra, nasce dall’intento di rendere più immediato il contatto del pubblico con il mondo dell’arte e si avvale della collaborazione di ben 17 tra i più prestigiosi musei del mondo collocati in undici diverse città disseminate in nove paesi.
Il progetto, che rappresenta una sorta di evoluzione del preesistente Google Street View, consente un viaggio virtuale tridimensionale in alta definizione attraverso le sale del MoMa di New York come degli Uffizi di Firenze o della National Gallery di Londra, gratuito e alla portata di tutti.
Rappresenta una novità nel suo genere, in primo luogo per la qualità delle immagini immagazzinate, rigorosamente coperte da copyright: ben 17 di esse vantano infatti una risoluzione misurabile addirittura in giga pixel. In secondo luogo, per le proporzioni che ha assunto questa digitalizzazione: 1068 rappresentazioni grafiche di opere d’arte, 385 sale, e un totale di 486 artisti.
Ogni opera è inoltre corredata da schede informative che forniscono dettagli storico-artistici, notizie sul museo che le ospita e altri collegamenti esterni che rendono la risorsa in questione di grande valore in primis per giovani studenti di tutto il mondo. Ed è esattamente a questi giovani destinatari che Nelson Mattos, Vice President Engineering di Google, ha pensato in primo acchito di rivolgersi: “bambini e ragazzi in America Latina, India o Africa che non possono visitare le gallerie d’arte e studiare da vicino i quadri”.
Il primo obiettivo dell’iniziativa consiste quindi nell’aumentare in larga scala le possibilità di fruizione delle istituzioni museali, seppur virtualmente, raggiungendo destinatari geograficamente lontani e magari impossibilitati a spostarsi, ma non sono da sottovalutare altri importantissimi aspetti. Nel portale sono previste alcune specifiche funzioni che consentono di salvare una propria collezione personale di opere d’arte, consultarla in qualsiasi momento, e poi condividerla con amici o magari con i propri studenti durante le ore di lezione. Con le possibilità offerte dall’Art Project, Google si candida oggi a pieno titolo a entrare nelle aule scolastiche dall’ingresso principale, ponendosi come supporto utile e accattivante per insegnare la storia dell’arte nelle scuole di tutto il mondo e per rendere l’apprendimento più diretto e stimolante agli studenti.

 

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