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Sondaggio: cresce il fronte del non voto

Il Pd si conferma primo partito, ma subisce una lieve flessione rispetto alle rilevazioni di gennaio passando dal 28 al 27%. Cala ulteriormente il Pdl che dal 24,5 scende al 23%, mentre è in leggera risalita la Lega Nord che si attesta al 6,5% (a gennaio era al 6%). Stabili Terzo Polo e Idv.
E’ quanto emerge dall’ultimo monitor politico realizzato dall’istituto di ricerca Tecnè.
“E’ vero – spiega il presidente di Tecnè, Carlo Buttaroni -, che, in termini relativi, il PD si conferma prima forza politica con il 27% e il PDL scende al 23%, con una perdita di oltre 14 punti rispetto alle politiche del 2008. Ma è un dettaglio rispetto a quanto sta accadendo nelle dinamiche più generali che riguardano la struttura del sistema politico nel suo complesso. In termini assoluti (cioè considerando tutti gli elettori) sta prendendo corpo qualcosa di più profondo rispetto alle dinamiche osservabili in superficie, testimoniato proprio dai dati dell’indagine realizzata da Tecné. Innanzitutto, i due principali partiti hanno perso, rispetto a quattro anni fa, il 30% dei consensi. Oggi, la somma dei voti che otterrebbero insieme è pari al 27,7% degli aventi diritto, rispetto al 54,7% del 2008”.
“In secondo luogo – analizza ancora Buttaroni – la perdita di consenso dei due principali partiti non si compensa all’interno dello stesso schieramento, né si orienta verso il campo opposto, ma si dispone verso l’area dell’astensione. Se si votasse oggi, infatti, sceglierebbero un partito di centrodestra o uno di centrosinistra, solo il 42,6% degli elettori, mentre, nel 2008, l’area del consenso, polarizzato all’interno delle due principali coalizioni, riguardava 7 elettori su dieci”.
Terzo aspetto: “L’area del non voto – osserva il presidente di Tecnè – è salita al 44,6%, superando, per la prima volta, l’insieme dei consensi convergenti su opzioni alternative rispetto al governo del Paese. Un rovesciamento dei rapporti che indica che si è fortemente ridotta la capacità attrattiva dei due principali partiti e, conseguentemente, delle due principali opzioni politiche. Una forza di gravità che, fino a qualche anno fa, i partiti erano in grado di esercitare nei confronti degli elettori, orientandoli e attivando consensi rispetto a ipotesi alternative di governo”.
Di seguito il quadro completo della ricerca Tecnè. Qui l’articolo di Carlo Buttaroni pubblicato su l’Unità.

 

1 Commento per “Sondaggio: cresce il fronte del non voto”

  1. […] articolo è stato pubblicato su l’Unità del 20 febbraio. Qui la ricerca completa realizzata da Tecnè. […]

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