Istat, commercio con l’estero in aumento dell’1,7% | T-Mag | il magazine di Tecnè

Istat, commercio con l’estero in aumento dell’1,7%

“A marzo le esportazioni aumentano dell’1,7%, rispetto al mese precedente, spinte dalle vendite verso i mercati extra Ue (+4,1%). Le importazioni scendono dell’1,9%, con riduzioni degli acquisti dai mercati sia Ue (-2,2%) sia extra Ue (-1,6%).
La crescita congiunturale dell’export è più sostenuta per i prodotti energetici (+15,0%) e per i beni strumentali (+1,8%). Dal lato dell’import si rileva una diminuzione per tutti i raggruppamenti, più marcata per i beni di consumo durevoli (-4,5%) e per i beni strumentali (-4,4%).
Nel primo trimestre 2012 le esportazioni registrano una crescita congiunturale dello 0,8%, determinata dal forte incremento dei prodotti energetici (+33,5%). Per gli acquisti si osserva una flessione dell’1,6%, più accentuata per i mercati Ue (-3,7%) e per i beni di consumo non durevoli (-5,5%).
A marzo la crescita tendenziale delle esportazioni, pari al 4,9%, è trainata dai mercati extra Ue (+12,4%). La diminuzione del 10,9% delle importazioni è dovuta alla riduzione degli acquisti sia dai Paesi Ue (-11,4%) sia da quelli extra Ue (-10,3%).
I volumi esportati sono aumentati dello 0,6% rispetto a marzo 2011, mentre quelli importati sono diminuiti del 15,3%. La dinamica tendenziale dei valori medi unitari è positiva tanto per l’export (+4,3%) quanto per l’import (+5,2%).
A marzo, il saldo commerciale risulta in attivo e pari a 2,1 miliardi di euro (valore più elevato da luglio 2007), derivante da attivi di 1,6 miliardi per i paesi Ue e di 0,5 miliardi per quelli extra Ue. Al netto dei prodotti energetici, il saldo è di +7,6 miliardi di euro.
Nel primo trimestre 2012 il deficit è pari a -3,4 miliardi di euro, in forte miglioramento rispetto ai -13 miliardi dell’anno precedente. In tale periodo, il saldo non energetico è pari a +14,0 miliardi, in aumento di quasi 12 miliardi rispetto all’anno precedente.
Rispetto a marzo 2011, i raggruppamenti principali di industrie più dinamici all’export sono i prodotti energetici (+20,7%) e i beni di consumo non durevoli (+6,4%). In forte riduzione risultano le importazioni di beni strumentali (-20,7%), di beni di consumo durevoli (-17,0%) e di prodotti intermedi (-16,3%).
A marzo la crescita tendenziale delle esportazioni è sostenuta dalle vendite di metalli di base e prodotti in metallo verso la Svizzera e gli Stati Uniti, di prodotti petroliferi raffinati verso i paesi OPEC e la Turchia e di macchinari e apparecchi verso gli Stati Uniti”, è quanto si legge in una nota dell’Istat.

 

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