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Cosa è successo al G20? Poco o nulla

di Emanuele Canegrati

Ormai è da ritenere che questi incontri non servano più di tanto a formulare nuove proposte. Sicuramente in questo G20 non è successo nulla di significativo. Più probabile invece che il prossimo vertice a quattro che si terrà a Roma – tra Italia, Germania, Francia e Spagna – porterà a risultati più importanti. Monti ha lanciato il sasso di usare l’EFSM come strumento di argine al contagio da spread, subito raccolto favorevolmente da Hollande (è presumibile che in realtà la proposta fosse stata concordata nel vertice a due che si è tenuto a Roma la scorsa settimana) e dal premier spagnolo. Francia e Spagna sono infatti i due paesi maggiormente affetti dall’incremento degli spread dopo l’Italia ed è ormai evidente che in Europa si sta verificando un rischio contagio. Prima la Grecia, poi la Spagna, l’Italia e la prossima è la Francia.
Cosa farà la Germania? Difficilmente la Merkel accetterà. La Germania, infatti, sta collocando i propri titoli di Stato a rendimenti del tutto vantaggiosi, quasi nulli. Aderire a questa proposta vorrebbe dire aumentare il costo di collocamento.
A parte la questione degli eurobond, o dell’uso alternativo dell’EFSM, l’unica cosa concreta sulla quale si possa trovare una convergenza in questo momento è l’integrazione del sistema bancario. Quanto al “cosa” sarebbe bene fare la lista: dalla riforma dei trattati europei, in particolar modo sulla riforma della politica monetaria e, più in generale, sul ruolo della BCE, alla creazione di una politica fiscale comune. Alla revisione del fiscal compact e, più in generale, delle regole di bilancio, non pretendendo il raggiungimento del pareggio di bilancio nell’immediato, per non esacerbare ancora di più gli effetti della crisi. Monti vorrebbe proporre l’esclusione delle spese per investimenti dalle regole di bilancio (c.d. “golden rule”).
Forse, potrebbe essere questo un punto di caduta delle trattative tra Germania e resto d’Europa. Le due parti sono arrivate oramai ad una distanza sempre più marcata e sembra che si sia creata una Triplice Alleanza formata da Italia, Francia e Spagna. Tutti contro la Germania.

Emanuele Canegrati è Dottore di ricerca in Economia pubblica all’Università Cattolica di Milano, Visiting Researcher presso lo STICERD Center della London School of Economics dal 2006 al 2008 e presso il Luxembourg Income Study Office nel 2009. Dal 2010 giornalista per l’Occidentale ed economista per la Fondazione Magna Carta. Consulente economico per la pubblica amministrazione. Autore di diverse pubblicazioni internazionali tra le quali “Economics of Taxation” (Novascience, New York).

 

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