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Adolescenti sempre (troppo) più adulti

di Matteo Buttaroni

Sono più grandi di quello che realtà dovrebbero essere: sono gli adolescenti italiani. Nell’Indagine dell’Eurispes sulla Condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2012 si parla di suicidi, anoressia, crisi economica, violenza, pornografia, alcolici, gioco d’azzardo, cyberbullismo, maltrattamenti e fughe da casa, parole e fatti che non si vorrebbero mai associare ai bambini e ai ragazzi. Eppure i dati riportati da Eurispes proprio di questo parlano: dei disagi e del loro impatto nelle vite dei più giovani. Degli italiani del futuro. E proprio perché si tratta degli italiani del futuro l’indagine disegna anche il rapporto tra tecnologie di massa (computer, smartphone, televisioni sempre più interattive…).
Uno dei numeri che più allarmano è quello relativo allo scambio di contenuti a sfondo erotico: un adolescente su quattro, il 25,9%, riceve messaggi erotici. Un fenomeno questo in netto aumento, si passa infatti dal 10,2% del 2011 al 25,9% dell’anno appena passato. Nel 38,6% dei casi si tratta di amici, nel 27,1% dei casi ad inviare messaggi di questo tipo sono i/le partner, mentre nel 22,7% si tratta di sconosciuti. Il 12,3%, secondo Eurispes, ammette di averne inviati.
Esaminando il rapporto con la rete risulta che nel 33,9% dei casi i giovani cercano in internet immagini pornografiche, mentre nel 32% cercherebbero invece informazioni o immagini di corpi palestrati e tonici. Allarmante il 13,1% dei giovani internauti che entra nel web per cercare immagini e video di violenza e odio razziale, il 12,1% per materiale relativo al compimento di reati. Ci sono anche un 9,9% di govani che navigano per cercare immagini e informazioni riguardanti l’anoressia e un buon 4,9% che come parola chiave inserisce “suicidio”.
Per quanto riguarda invece il rapporto tra i giovani e la crisi economica, risulta che il 50,1% dei ragazzi afferma di percepire la crisi sulla propria famiglia, contro il 29%. Inoltre risulta che ad oggi il 59,2% delle famiglie con giovani ha dovuto tagliare spese extra come le cene fuori e i divertimenti. Invece il 48,4% delle famiglie ha dovuto tagliare le spese per guardaroba e frigoriferi. Il 26,1% dei giovani afferma che la grave crisi mette in seria difficoltà l’arrivo a fine mese della propria famiglia.
Passando agli alcolici risulta che il 64% dei ragazzi italiani, tra i 12 ed i 18 anni, ne fa uso. E’ un’abitudine per il 10,6%, un fatto quotidiano per il 2,5% dei giovani mentre occasionale per il 50,9% dei casi. Per il 65,7% dei casi l’avvicinamento all’alcol accade nel periodo di frequentazione della scuola media, tra i 12 ed i 15 anni. Il 60% dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni afferma di preferire cocktail e aperitivi, contro un 58,9% che preferisce la birra, contro um 46,4% che afferma di preferire i superalcolici. Il 41,3% afferma di preferire shottini mentre il 31,7% preferisce il vino.
Tornando qall’impatto che internet ha nella vita dei giovani, risulta che il 23,4% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni, naviga in rete fino ad un’ora al giorno, il 32,2% da una a due ore al giorno, il 22,8% da due a quattro ore e il 16,2% oltre le quattro ore. Dichiara di non accedere ad internet solo il 4,3% dei ragazzi.
Veniamo ora alla piaga del bullismo e in particolare quello cybernetico: il 23,6% dei giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni è stato preso di mira dai cyber-bulli. Al 20,5% dei ragazzi è capitato di trovare proprie foto imbarazzanti in internet e nell’11,1% dei casi video in cui era protagonista o comunque presente. Anche il gioco d’azzardo dilaga sempre più tra i giovani: l’8% dei bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni gioca a soldi in rete, mentre il 15,3% scommette in giochi offline contro il 74,1% dichiara di non averlo mai fatto.
Nel 33,7% dei casi i bambini scelgono il Gratta e Vinci, contro l’11,4% che ha giocato a lotterie e l’11,1% al bingo. Nel 7,8% il gioco prescelto è il videopoker e nel 6,9% le slot machine. Le scommesse sportive si attestano invece al 20,5%.
Passiamo ai maltrattamenti. Circa un adolescente su tre dichiara di essere stato maltrattato dal proprio partner: circa il 29% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni dichiara che il propio partner abbia urlato contro di lui mentre ul 20,9% dichiara di essere stato insultato.
Il 5,4% dei giovani intervistati dichiara di aver ricevuto minacce dal proprio partner. Il 13,5% degli adolescenti ha invece dichiarato di aver amici o amiche picchiati dai propri partner o, nel 13,5%, minacciati.
Nel 2012 sono scappati di casa quasi il 30% dei giovani, dato che si è triplicato rispetto all’anno precedente. Tra i motivi principali risulta che nel 26,7% dei casi si scappa a causa del rapporto con i genitori, il 9,1 se ne è andato di casa perché si sentiva limitato nella propria libertà, mentre il 4,5% si sentiva incompreso.
Osservando l’impatto delle tecnologie di massa come ad esempio gli smartphone risulta che il 62% dei bambini ha a disposizione un dispositivo proprio.
Cellulari, ce l’hanno quasi tutti. Il 62 per cento dei bambini italiani ha a disposizione un telefonino proprio. Il 40,5% degli adolescenti italiani, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, usa il cellulare oltre le quattro ore giornaliere, da due a quattro ore il 14,5%, da una a due ore al giorno il 14,7 per cento, fino ad un’ora al giorno il 21,9 per cento dei ragazzi, mentre “mai” solo dal 7,2 per cento.
Le applicazioni più usate dagli adolescenti sono Internet nel 54% dei casi, social network nel 50,8%, YouTube nel 49 per cento dei casi, giochi come Angry Birds e Fruit Ninja nel 44,8 dei casi. Seguono le app per la fruizione di musica nel 26,8%, Instagram o altre applicazioni per la modifica e l’archiviazione e condivisione di foto nel 21,8%.

 

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