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E in Europa che pensano?

Come ha reagito l’Europa l’indomani del voto italiano? Il ministro francese Arnaud Montebourg, ad esempio, ha espresso il proprio dissenso e preoccupazione. Parlando con i giornalisti dell’Ajef, Associazione dei giornalisti economico-finanziari, Montebourg ha detto: “Gli italiani con il loro voto hanno rifiutato la politica imposta dai mercati, dopo le misure di austerità che hanno portato il paese nella recessione. Le conseguenze di un voto sovrano non dovrebbero neanche essere discusse”.
Il ministro tedesco degli Affari Esteri, Guido Westerwelle, commentando le elezioni italiane, ha invece commentato: “E’ essenziale e nell’interesse di tutta Europa che l’Italia si doti presto di un governo stabile e operativo. I responsabili politici a Roma sanno che l’Italia ha sempre bisogno di una politica di riforme e consolidamento. I politici a Roma sanno che l’Italia ha ancora bisogno di una politica di riforme, una politica di consolidamento del bilancio”.
Anche il ministro degli Esteri spagnolo, Josè Manuel Garcia-Margallo, si è dichiarato “straordinariamente preoccupato per la risposta dei mercati all’esito delle elezioni in Italia che ha definito un salto nel vuoto che non promette nulla di buono per nessuno, né per l’Italia, né per il resto d’Europa”.
Il ministro delle Finanze ispanico ha invece affermato che “i risultati hanno già avuto ripercussioni sui mercati”, tuttavia si è detto fiducioso sugli effetti di breve durata perché “senza dubbio prevarranno le politiche per uscire dalla crisi. L’Italia si dia un governo stabile, perché ciò che è buono per l’Italia è buono per la Spagna”.
“Deludente – ha perciò sottolineato – è soprattutto il risultato di Mario Monti, il candidato preferito delle istituzioni europee”.
Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha commentato: “L’Europa ha bisogno di un governo stabile in Italia”.
“Quello che succede in Italia – ha aggiunto -, uno dei membri più importanti dell’Europa e dell’eurozona, membro anche del G8, ha conseguenze su tutti gli altri Paesi. Ora tutte le forze democratiche devono cercare la strada del dialogo e una collaborazione dove è possibile anche se ci sono disaccordi. Questo penso sia ciò che è necessario fare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Le forze politiche devono verificare se il dialogo è possibile.
Il voto italiano è un messaggio da rispettare, il cui senso è che le politiche di tagli unilaterali imposte dall’Europa come via ritrovare crescita e fiducia dei cittadini si sono dimostrate false tanto che la gente ha dimostrato la sua insoddisfazione. E’ stato un voto contro l’ideologia che col risanamento di bilancio riparte automaticamente la fiducia di investitori e cittadini”.
Molta più fiducia si legge invece nei commenti della Commissione europea. Il portavoce Oliver Bailly ha dichiarato che “quanto fatto negli ultimi mesi è in linea con gli impegni assunti dall’Italia in ambito comunitario. Già vediamo effetti positivi per la competitività e l’economia italiana, e possiamo vedere anche effetti positivi sulla riduzione del debito. Abbiamo piena fiducia nel fatto che le autorità italiane sapranno trovare la maggioranza politica per proseguire con l’agenda di crescita e occupazione, che è ciò di cui l’Italia ha bisogno”.
“Non sappiamo cosa succederà – ha però ammesso -, e quindi non commentiamo. Ora spetta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avere i contatti necessari con i leader politici”.

 

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