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Ancora in calo i prestiti a famiglie e imprese

prestitiAd aprile 2013 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.907,5 miliardi di euro è nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.759,9 miliardi di euro.
A seguito della crisi in atto, la rischiosità dei prestiti rimane elevata (le sofferenze nette hanno toccato a marzo 2013 quota 64,3 mld, le lorde 131 mld); il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari a 3,4% a marzo (3,2% a febbraio 2013, 2,5% a marzo 2012).
La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese si conferma in lieve flessione: la variazione annua è pari a -3,1%, ad aprile 2013, dal -2,6% di marzo 2013. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti).
Ad aprile 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in marginale aumento e sempre su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,79% (3 centesimi al di sopra del mese precedente e -25 punti base rispetto ad aprile 2012). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,65% (dal 3,50%), mentre il tasso medio sulle
nuove operazioni per acquisto di abitazioni al 3,74% (dal 3,69% del mese precedente).
Permane negativa, ad aprile 2013, la dinamica su base annua delle obbligazioni, cioè della raccolta a più lungo termine (-8,8%, con una riduzione su base mensile in valore assoluto di circa -10,5
miliardi di euro), mentre l’andamento su base annua della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) rimane positivo (+2% ad aprile 2013; +1,1% a marzo 2013). E’ ancora sostenuto il trend dei depositi (+7,7% contro +6,3% di marzo 2013). 6. Ad aprile 2013 il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni + pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è collocato al 2,01%, (2,03% a marzo 2013). Il tasso praticato sui depositi è passato dall’1,16% di marzo all’1,14% di aprile, mentre quello sulle obbligazioni è aumentato lievemente, passando dal 3,43% al 3,45%. In frazionale diminuzione quello sui PCT: dal 2,58% al 2,57%.
Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane su livelli particolarmente bassi, ad aprile 2013 è risultato pari a 178 punti base, prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti. Tale valore risulta 5 punti base superiore a quanto registrato a marzo 2013 e 18 punti base al di sotto del valore di aprile 2012.

(fonte: Abi)

 

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