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Cosa non soddisfa le famiglie italiane

personeGli italiani sono sufficientemente soddisfatti della loro vita in generale. Ci sono però alcuni valori specifici per i quali la soddisfazione viene a mancare. La famiglia, gli amici, la salute, il tempo libero e la situazione economica personale e familiare. Sono questi gli aspetti che non appagano a pieno gli italiani intervistati da Istat. Su una scala da zero a dieci gli italiani danno in media alla propria vita in generale un voto pari 6,8.
Si attesta al 35% la quota di chi attribuisce un punteggio di soddisfazione tra otto e dieci alla vita nel complesso. Un dato che dopo esser sceso dell’8% tra il 2010 e il 2012, nel 2013 si è finalmente stabilizzato. Nello stesso periodo sono invece raddoppiati coloro che esprimono un giudizio negativo, compreso tra zero e tre passando dal 2,3% al 4,5%. Le persone che nel 2013 si dichiarano soddisfatte per le relazioni familiari, spiega l’Istat, sono il 90,2%; l’81,8% è soddisfatto delle proprie relazioni amicali. Una diminuzione nei livelli di soddisfazione ha investito gli aspetti relazionali: nel 2013, si dichiara molto soddisfatto delle relazioni familiari il 33,4% contro il 36,8% nel 2012; così come i molto soddisfatti per le relazioni amicali passano dal 26,6% all’attuale 23,7%.
L’80,3% della popolazione si dice molto o abbastanza soddisfatto del proprio stato di salute, mentre il 13,5% si dichiara invece poco soddisfatto mentre il 4,5% non si dichiarano affatto soddisfatte. Anche in questo caso i livelli di soddisfazione risultano in calo rispetto al 2012. Guardando al tempo libero, i molto o abbastanza soddisfatti sono il 63,0% della popolazione.
Più marcato il distacco rispetto allo scorso anno per quanto riguarda le famiglie che ritengono peggiorata la propria situazione economica: si è passati infatti dal 55,8% delle famiglie pessimiste del 2012 al 58,6% del 2013. Con la stessa intensità scende in parallelo la soddisfazione per la propria situazione economica. Infatti si dichiara per niente o poco soddisfatto il 58% degli intervistati, contro il 55,7% dell’anno precedente. Un calo, questo, più evidente al Centro-nord. Nel 2013 il 73,2% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro, dato in calo rispetto al 2012. A dichiararsi leggermente più soddisfatte sono le donne. Gli italiani poco o per niente soddisfatti sono pari al 23,5% del campione.
Passando alla fiducia nel prossimo, il 77,3% degli intervistati è convinto che bisogna stare molto attenti nei confronti degli altri, contro il 78,1% del 2012. Quasi del tutto fiducioso è il 20,9% delle persone, contro il 20% dello scorso anno. Per il 38,1% degli intervistati il problema maggiore legato alla zona dove si vive è il parcheggio, per il 37,2% il problema maggiore è rappresentato dalla difficoltà nel trovare parcheggio, per il 36,7% è l’inquinamento dell’aria, per il 32,4% il rumore, per il 31,2% la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici, per il 31% il rischio di criminalità, per il 29,2% il non fidarsi a bere acqua dal rubinetto e per il 28,1% la sporcizia nelle strade. Per il 9,9% uno dei problemi principali nella zona in cui si abita è l’irregolarità nell’erogazione dell’acqua, un dato che in Calabria schizza al 30,7% e Sicilia al 25,2%. La percezione del rischio di criminalità, indicata dal 26,4% delle famiglie nel 2012, è aumentata al 31,% nel 2013. In crescita anche le difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici passate dal 28,8% del 2012 al 31,2% del 2013.

(fonte: Istat)

 

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