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Cresce la fiducia nel governo Renzi

Il centrosinistra raggiunge la coalizione di centrodestra, ora rispettivamente al 36,7% e al 36,8%. Il monitor politico di Tecnè per TGCOM24

matteo_renziCrescono sensibilmente i giudizi positivi sull’operato del premier Matteo Renzi e dei suoi ministri, così come aumentano sensibilmente i consensi nel centrosinistra, che ha così ridotto il margine di svantaggio sul centrodestra. Questo è quanto emerge dall’outlook politico Tecnè per TGCOM24. Nel corso dell’ultima settimana è cresciuta la percentuale degli italiani (ora al 47,9%) che giudica con favore “l’azione del governo Renzi”: +3,8% rispetto all’ultima rilevazione. Scende (-2,2%) al 33,0% la quota di chi invece esprime un giudizio negativo. Mentre il 19,1% (-1,6%) ha preferito non indicare alcun parere.
Una crescita probabilmente anche influenzata da uno degli interventi di politica economica previsti dall’esecutivo: la riduzione della tassazione sul lavoro, “che dovrebbe portare un aumento medio di 70/80 euro dello stipendio dei lavoratori dipendenti”. Soldi che secondo il parere degli intervistati “serviranno prevalentemente” per l’acquisto di beni di prima necessità come generi alimentari e abbigliamento (43,7%); per “mettersi in pari con i pagamenti di acquisti già fatti o consumi di forniture domestiche” (37,7%); “per il tempo libero” (5,8%); “per risparmiare qualcosa” (12,8%).
Crescono (+2,4%) i consensi nei confronti del centrosinistra (Partito democratico – Sinistra ecologia e libertà – Scelta civica – altri), al momento al 36,7%. Si riduce così il margine di svantaggio sulla coalizione rivale: il centrodestra (Forza Italia – Nuovo Centrodestra – Udc – altri). Ora – complice un concreto calo dei consensi (-2,0%) – al 36,8%. Singolarmente il Partito democratico conquista il 31,4% (+1,9%), Forza Italia il 24,1% (-1,1%) e il Movimento 5 Stelle si attesta al 20,5% (-0,6% rispetto all’ultima rilevazione). Il resto delle formazioni politiche non riesce invece a superare il 4% dei consensi, con il Nuovo Centrodestra al 3,7% (+0,1%), la Lega Nord al 3,5% (-0,3%), Sinistra ecologia e libertà al 3,1% (+0,3%), Fratelli d’Italia al 3,0% (-0,3%) e Udc al 2,0% (-0,2%). L’area degli incerti/non voto si attesta invece al 46,6% (-3,0%). Percentuali in linea con quelle rilevate quando agli intervistati è stato chiesto di esprimere le proprie intenzioni di voto in occasione delle elezioni europee, in programma per il 25 maggio. Anche in questo caso il Partito democratico supera il 30%, attestandosi al 32,4% e staccando di molto Forza Italia e Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 23,5% e al 21,9%. La lista Tsipras si attesta al 5,6%, mentre tutte le altre forze politiche non riescono a catalizzare consensi sufficienti per superare il 4% delle preferenze: Nuovo Centrodestra (3,8%), Lega Nord (3,3%), Fratelli d’Italia (2,9%), Udc (1,9%). Mentre l’area degli incerti/non voto si attesta al 47,1%.

Il sondaggio è stato effettuato il 18 marzo 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.

Sfoglia il sondaggio Tecnè-TGCOM24

 

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