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Sempre meno figli e sempre più tardi

nasciteAnche nel 2013 le nascite hanno registrato un calo, una dinamica che ormai si verifica da cinque anni consecutivi. Il numero delle nascite si è attestato 514mila facendo sì che il numero medio di figli per donna scendesse a 1,39, contro gli 1,42 del 2012. Altro fattore rilevato dagli indicatori demografici dell’Istat è che nel 2013 l’età media del parto è salita a 31,5 anni.
La quasi totalità delle nascite, l’80%, proviene da donne italiane per le quali tra il 2008 e il 2013 si è passato da 1,34 figli per donna a 1,27 figli per donna. Il restante 20% delle nascite proviene da donne straniere, per le quali il numero medio di figli è passato dai 2,65 del 2008 ai 2,20 del 2013.
La speranza di vita alla nascita è salita, nell’anno preso in esame, arrivando a 79,8 anni per gli uomini e a 84,6 anni per le donne. Al termine del 2013 gli ultra 65enni erano il 21,4% del totale (contro il 21,2% del 2012). I giovani sono i 14 anni sono invece scesi al 13,9% contro il 14% del 2012.
Meno figli e anche meno matrimoni: il tasso di nuzialità è il più basso della storia del Paese (da quando sono iniziate le rilevazioni), si parla di 3,3 ogni mille persone nel 2013, un anno in cui si sono celebrati meno di 200mila matrimoni.
Nel dettaglio tra il 2008 ed il 2013 il matrimonio con rito religioso è sceso dal 63% del totale dei matrimoni al 57%, mentre la percentuale di quanti optano per il rito civile è passata dal 37% al 43%.
Nel 2013 sono scese anche le immigrazioni dall’estero (307 mila contro le 350 mila dell’anno precedente), mentre sono aumentate le emigrazioni (circa 126 mila contro le 106 mila del 2012). Il saldo migratorio con l’estero si attesta quindi a 182mila. Gli stranieri che lasciano il Paese sono raddoppiati, passando da 22 mila a 44 mila, come anche la componente italiana, passata da 40 mila a 82 mila. La destinazione preferita dagli italiani è il Regno Unito (scelto da 13 mila unità), segue la Germania (11.600 unità). Gli stranieri scelgono invece la Romania (oltre diecimila i trasferimenti registrati nel 2013) e Albania (oltre duemila).
La Romania, con i 60mila immigrati arrivati in Italia nel corso del 2013 (-25% rispetto al 2012), si conferma il principale Paese di provenienza, a seguire ci sono il Marocco con 19 mila (-0,8%) e la Cina con 18 mila (-12%).
Tra il 1993 ed il 2012 sono due milioni e 388 mila gli individui che hanno spostato la residenza dal Mezzogiorno al Centro-nord, mentre poco più della metà, circa un milione e 275 mila, ha effettuato il tragitto inverso. Una tendenza che ha trovato conferma anche nel 2013: 116 mila unità si sono spostate dal Mezzogiorno al Centro-Nord mentre solo 65 mila hanno fatto il contrario.

 

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