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Ancora in calo il potere d’acquisto delle famiglie

carrello_della_spesaRispetto al primo trimestre dello scorso anno la propensione al risparmio delle famiglie italiane è cresciuta dello 0,4%, diminuendo però dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, spiega l’Istat, è “definita dal rapporto tra risparmio lordo delle famiglie consumatrici e reddito disponibile lordo”, e nel primo trimestre del 2014 si è attestata al 10%.
Rispetto allo scorso anno il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è sceso di 0,6 punti percentuali, è però aumentata dello 0,2% la spesa per il consumi finali.
Scende, tenendo conto dell’inflazione, anche il potere di acquisto delle famiglie consumatrici. In particolare il calo è stato dello 0,1% rispetto al quarto trimestre del 2013 e dello 0,2% se confrontato con i primi tre mesi dello scorso anno.
Il tasso d’investimento delle famiglie, “definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici – spiega l’Istat – che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo, nel primo trimestre è stato pari al 6,2%. dato invariato rispetto al periodo precedente ma in calo dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono invece scesi di 0,9 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2013 e di 1,3 punti rispetto al primo trimestre del 2013 gli investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici.
Passando alle società non finanziarie, l’Istat ha rilevato che nel primo trimestre del 2014 la quota di profitto è stata pari al 39,2%: in calo dello 0,5% sul quarto trimestre del 2013. Una dinamica, spiega l’Istituto di statistica, “determinata dalla riduzione dello 0,6% del risultato lordo di gestione, a fronte di una crescita dello 0,8% del valore aggiunto ai prezzi base”. La quota di profitto è invece aumentata dello 0,3% in termini tendenziali, grazie soprattutto alla crescita del risultato lordo di gestione, dell’1,5%, maggiore di quella
registrata dal valore aggiunto, dello 0,8%.
Sempre nel periodo di riferimento delle rilevazioni il tasso di investimento delle società non finanziarie è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, attestandosi al 19,3%. Gli investimenti fissi lordi delle società non finanziarie hanno invece registrato un calo dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto al primo trimestre 2013.

 

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