Gianfranco Fini risponde all’appello del Fatto. La risposta di Sallusti sul Giornale
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in una lettera al Fatto Quotidiano – che ha lanciato un appello favorevole ai tagli alla casta – ha affermato di sostenere la battaglia intrapresa dal quotidiano di Padellaro e Travaglio: “Sono certo che entrambe le Camere faranno la loro parte e, per quanto riguarda Montecitorio, assieme al Collegio dei Questori metterò a punto le proposte di riduzione dei costi e di trasparenza, che entro luglio saranno discusse dall’Ufficio di Presidenza e votate in aula prima della pausa estiva”.
Una presa di posizione quella di Fini che non è particolarmente piaciuta al Giornale. Il direttore Alessandro Sallusti ha infatti oggi rilanciato: “Sessant’anni da compiere, Fini non ha mai lavorato un giorno:da quarant’anni si fa mantenere, da trenta dal Parlamento. Come segretario-presidente dei suoi partiti ha gestito una valanga di soldi pubblici e privati. Almeno in un caso, quello di Montecarlo, sappiamo l’uso che ne ha fatto (chiedere ai familiari). Non ci risulta che in tanti anni abbia mosso un dito per cambiare le cose. Anzi, i privilegi di presidente della Camera se li è tenuti ben stretti. Così come non risulta si sia preoccupato in questi ultimi tre anni delle spese folli del suo carrozzone. Ma adesso basta, si cambia. Parola di Fini-Pinocchio. Se c’è in giro qualcuno di più affidabile è meglio che si faccia avanti, prima che il partito trasversale degli incazzati assedi davvero il Palazzo (di Fini)”.