Il “mobile enterprise” per recuperare produttività
Le imprese, principalmente quelle che riescono a farlo dopo aver affrontato gli anni più duri della crisi, hanno capito che per aumentare la propria produttività, e quindi competere maggiormente, è necessario investire in innovazioni. In particolare il Politecnico di Milano si è concentrato sull’adozione della Mobile Enterprise.
Prima di entrare nel dettaglio dei dati è però necessario fare una premessa. In linea di massima quasi tutte le aziende, piccole, medie e gradi che siano, hanno fatto innovazioni di questo tipo, ma quelle piccole e medie, avendo subìto maggiormente gli effetti della crisi economica, risultano un po’ indietro rispetto alle aziende più grandi.
Tra contrazione del credito e calo della domanda da parte dei consumatori le imprese più piccole hanno infatti perso vigore negli anni interessati dalla crisi economica, per rialzare però velocemente la testa nell’ultimo periodo. Questo non ha però incoraggiato, almeno per il momento, gli investimenti in innovazioni appunto come il Mobile Enterprise.
Ad oggi, secondo l’Osservatorio Mobile Enterprise del Polimi, solo una Pmi su quattro ritiene gli investimenti in sistemi di Mobile Enterprising di alta o media priorità. Riguardo l’introduzione di Mobile Device – che possono essere smartphone, tablet, notebook – poco meno del 25% delle Pmi non si è mosso in tal senso, mentre solo una piccola impresa su quattro ha introdotto una Mobile Biz-App (ovvero quelle App create dagli sviluppatori per favorire i processi produttivi delle aziende).
Preoccupante il fatto che ben il 60% delle Pmi non ha alcun interesse nell’inserire sistemi di questo tipo. Preoccupante perché secondo il Polimi l’adozione di dispositivi Mobile e Mobile Biz-App genererà nel 2015 un recupero di produttività pari a dieci miliardi di euro.
Certo per adottare questo tipo di innovazioni, nel 2014, le imprese hanno speso 2,2 miliardi di euro in investimenti. Una spesa il 18% maggiore rispetto al 2013 e che segnerà una nuova crescita del 15% nel corso del 2015 arrivando a toccare i 2,5 miliardi di euro.
Il 68% degli investimenti fatti fino ad oggi nel settore del Mobile ha riguardato l’acquisto di dispositivi (smartphone, tablet e notebook), il 25% della spesa è stato invece indirizzato alle biz-app e il 7% alle piattaforme di gestione del Mobile enterprise (dunque piattaforme per l’aggiornamento, il controllo e la gestione delle biz-app e dei device stessi).